Reggio Emilia punta sulla tranvia, ok a studio di fattibilità da 282 milioni
Il progetto presentato al Mit per ottenere i finanziamenti
Una tranvia per collegare la città da Nord a Sud, connettendo tutti i punti strategici. È il progetto preliminare approvato dal Comune di Reggio Emilia che ha presentato lo studio di fattibilità al ministero delle Infrastrutture per ottenere finanziamenti. Valore stimato, 282 milioni di euro. Si tratta di un tram di nuova generazione, silenzioso, ecologico e veloce sulla scia di altre città italiane (Bologna, Brescia, Bergamo, Padova, Cagliari, Firenze).
La proposta dell'amministrazione comunale reggiana - prevista già nel nuovo Pums - prevede una linea lunga 14,5 km, trenta fermate (ogni 7,5 minuti) e 16 convogli (lunghi 27 metri e con capienza 200 persone) che connetterebbe i principali luoghi residenziali, produttivi, commerciali, culturali, scolastici, universitari e socio-sanitari della città, consentendo di raggiungere la stazione alta velocità Mediopadana dal centro storico in circa 15 minuti. Gli obiettivi sono sgravare i carichi di traffico veicolare privata, abbattere emissioni inquinanti e tempi di percorrenza.
"Un'opera destinata a cambiare la città, gli stili e ad incidere sulla mobilità", ha detto il sindaco Luca Vecchi stamattina in conferenza. "Porterebbe fino al 25% delle persone a scegliere il trasporto pubblico per gli spostamenti quotidiani", ha spiegato l'assessore alla mobilità, Carlotta Bonvicini. "Qualora il ministero erogasse il finanziamento, una volta approvati progetto esecutivo e progetto definitivo, la gara di appalto potrebbe essere indetta entro fine 2022 con realizzazione delle opere entro il 2026", spiega una nota del Comune.