Appalti

Rfi, nuovi investimenti per 9,3 miliardi: in anteprima le tabelle dell'addendum 2015

di Alessandro Arona

I documenti integrali dell'«Aggiornamento 2015» del Contratto di programma 2012-2016 Stato-Rfi, parte investimenti, svelano i dettagli della scelta a favore dell'upgrading delle linee esistenti e del potenziamento delle reti metropolitane, annunciati a febbraio dal Ministro Graziano Delrio e dall'Ad di Fs Renato Mazzoncini.
L'Addendum Rfi, firmato a ottobre tra il Ministero delle Infrastrutture e Rete ferroviaria italiana, ha ricevuto parere favorevole dal Cipe il 23 dicembre, con delibera andata in Gazzetta il 28 aprile (si veda il servizio), ma il complesso iter approvativo non è ancora completato: il documento è alle camere, per il parere (non vincolante) delle Commissioni Trasporti di Camera a Senato; poi sarà emanato il decreto interministeriale Infrastrutture-Economia, da registrare alla Corte dei Conti. Solo a quel punto l'approvazione dell'Aggiornamento 2015 sarà definitivo.
Il testo integrale, con relazione e tabelle, non è ancora ufficiale e pubblicato, ma «Edilizia e territorio» è in grado di mostrarvelo nei pdf qui allegati.

L'Addendum 2015 (si veda il nostro servizio) sblocca nuovi investimenti infrastrutturali sulla rete ferroviaria nazionale per 8.971 milioni di euro, risorse stanziate con il decreto legge Sblocca Italia 2014 e la legge di Stabilità 2015 ma che hanno bisogno della definizione di dettaglio tra i vertici di Rfi (Fs) e ministero delle Infrastrutture per poter essere utilizzate. La scelta più evidente dell'Addendum 2015 è quella a favore del trasporto passeggeri metropolitano, dell'upgrading della rete ordinaria e dell'adeguamento delle linee per il trasporto merci e la sicurezza, risorse che tutte insieme più che raddoppiano rispetto all'ultimo contratto Rfi firmato nel 2014, da 1,7 a 4,5 miliardi di euro, mentre i finanziamenti per le nuove tratte Av/Ac restano stabili (da 4,1 a 4,5 miliardi).

Qui di seguito cerchiamo di evidenziare i punti più interessanti che emergono dalla lettura dei documenti, rispetto a quanto già noto finora.

TAGLI E FINANZIAMENTI
La Relazione riepiloga in dattaglio i nuovi finanziamenti (legge di Stabilità 2015 8.650 milioni, Sblocca Italia 864), per un totale di 9.976 milioni, e i definanziamenti operati per legge, pari a 1.005 milioni, con un saldo netto pari a 8.971 milioni di euro di nuovi finanziamenti. Il testo chiarisce bene (nella tabella a pagina 14) che una quota dei definanziamenti (per 690 milioni) viene "ripristinata", ri-finanziata, dalle nuove risorse, mentre una parte sono tagli effettivi, opere che vanno a morire (per 315 milioni).
Alla fine dunque, nelle tabelle che elencano i nuovi interventi finanziati, sia quelle sintetiche nella relazione che nel file integrale, si arriva a un totale di nuovi interventi finanziati per 9.286 milioni di euro, superiore al valore dei nuovi fondi (8.971 milioni). Questo perché oltre al saldo nuovi fondi-tagli, che fa appunto 8.971 mln, si aggiungono i 315 milioni delle opere "tagliate", mandate a morire, e dunque i nuovi investimenti programmati da questo Addendum sono pari a 9.286 milioni di euro.

Come noto si sta già lavorando all'Addendum 2016, che avrà a disposizione 8,3 miliardi di euro in competenza, tra il 2016 e il 2018, previsti dalla legge di Stabilità 2016 per Rfi. La firma prelimnare tra Rfi e Ministero è prevista nei prossimi mesi, per poi arrivare all'approvazione definitiva (dopo il consueto lungo iter) all'inizio del 2017. La Stabilità destina 2,8 miliardi (il 34% degli 8,3) alle nuove linee ad alta capacità (compresi valichi), 2,2 miliardi alla manutenzione straordinaria, 2,6 miliardi per investimenti in conto impianti (da definire nell'Addendum 2016) , il resto per specifiche opere sulla rete ordinaria.

UPGRADING AREE METROPOLITANE E LINEE ORDINARIE
È il segno distintivo dell'Addendum 2015, primo step delle riprogrammazione delle infrastrutture in corso al Ministero guidato da Delrio: upgrading dei nodi urbani, soprattutto tecnologici e con piccoli interventi infrastrutturali, per potenziare il servizio nelle aree metropolitane, con frequenza e caratteristiche "da metropolitana"; e sulle linee a lunga percorrenza una scelta che il più possibile punta a incrementare la capacità e le prestazioni di quelle esistenti, prima di pensare a nuove linee (è la scelta ad esempio fatta sulla Venezia-Trieste, dove è stata accantonata la linea Av/Ac).
Nelle tabelle i dettagli dei nuovi finanziamenti (piano stazioni, Nodi di Roma, Milano, Torino, Bologna; e poi la rete regionale di Calabria e Sardegna, la Pistoia-Montecatini-Lucca, la Andora-Finale Ligure, interventi diffusi), ma si intravvede anche il futuro, dove gli interventi non sono finanziati ma si parte dalla progettazione. È il caso ad esempio della Gronda merci di Roma, 1,4 miliardi di euro, che sarà probabilmente nel prossimo Addendum (almeno in parte).

ALTA CAPACITA' E LOTTI COSTRUTTIVI
In questo caso i numeri dell'Addendum non vanno presi alla lettera, perché le assegazioni dirette per legge autorizzano il Cipe ad assegnare direttamente i fondi senza aspettare l'Addendum Rfi. È il caso ad esempio del Brennero, che l'Addendum 2015 dà per finanziato per 1.757 milioni su 4.400, mentre il Cipe del 1° maggio ha aggiunto 1.250 milioni portando e coperture a 3.007 milioni.

Addendum 2015 Rfi, la relazione

Addendum 2015 Rfi, le tabelle

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