Appalti

Delega appalti, i tecnici del Senato chiedono di valutare i costi per la qualificazione delle Pa

La richiesta: specificare se gli oneri di formazione del personale saranno a carico dello Stato o delle singole amministrazioni

di Mauro Salerno

L' introduzione «di incentivi all'utilizzo delle centrali di committenza e delle stazioni appaltanti ausiliarie per l'espletamento delle gare pubbliche» e «il forte incentivo al ricorso a procedure flessibili», sono due dei criteri direttivi contenuti nel Ddl delega sui contratti pubblici che, secondo il servizio Bilancio del Senato, possono comportare «potenziali oneri», come riportato nel dossier sul provvedimento.

Sul secondo punto, inoltre, per i tecnici di Palazzo Madama «andrebbe specificato mediante quali modalità sarà favorito l'utilizzo delle predette strutture e procedure e se saranno previsti incentivi anche di natura economica».

Altri rilievi avanzati nel dossier riguardano la prevista «digitalizzazione e informatizzazione delle procedure»; «l'utilizzo di banche dati a livello centrale nell'ambito della revisione e semplificazione del sistema di qualificazione generale degli operatori»; e «la razionalizzazione della disciplina concernente i meccanismi sanzionatori e premiali finalizzati a incentivare la tempestiva esecuzione dei contratti pubblici da parte dell'aggiudicatario».

Il punto che desta più preoccupazione è però il progetto - annunciato da anni come strategico ma mai realizzato - di ridurre e innalzare i livelli di competenza delle stazioni appaltanti. Un traguardo da raggiungere attraverso un programma di formazione dei funzionari pubblici di cui non si hanno quantificazioni.

«Al riguardo - scrivono allora i tecnici del servizio Bilancio del Senato - pur prendendo atto di quanto affermato dalla relazione tecnica circa la difficoltà di individuare, in fase di delega, quante stazioni appaltanti saranno interessate dal potenziamento della qualificazione e della specializzazione del personale e dal rafforzamento della specializzazione professionale dei commissari all'interno di ciascuna amministrazione e che pertanto l'invarianza finanziaria non può essere dimostrata in modo puntuale, appare comunque opportuno che siano fornite maggiori elementi di delucidazioni, sia pure in linea di massima, circa la tipologia di attività formative che saranno introdotte, i relativi oneri e le risorse attraverso le quali si provvederà alla copertura».

In particolare, la richiesta avanzata nel dossier è quella di chiarire «se tali eventuali oneri saranno a carico dei bilanci delle singole amministrazioni interessate o saranno prese in carico a valere sul bilancio dello Stato».

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