Urbanistica

Rigenerazione urbana, comuni nel Lazio ancora fermi a cinque mesi dalla legge ad hoc

di Massimo Frontera

Saranno i tempi lunghi dell'urbanistica; sarà che la legge sul piano casa Lazio ha fatto il pieno di richieste a ridosso della scadenza (31 maggio scorso); sarà che ancora i comuni laziali (a partire da Roma) non hanno deliberato i provvedimenti attuativi a loro riservati. Fatto sta che la recente legge regionale n.7/2017 sulla rigenerazione urbana, voluta dalla giunta Zingaretti come "evoluzione strutturale" del piano casa Lazio, è ancora lettera morta a circa cinque mesi dall'entrata in vigore. Il bilancio è emerso dall'incontro tecnico promosso ieri a Roma dai costruttori dell'Acer, proprio per approfondire le varie possibilità di intervento offerte dalla norma, sia su ampia scala, sia su singoli interventi: bonus volumetrici fino al 40%, cambi di destinazione d'uso, demolizioni e ricostruzioni, corsia preferenziale per realizzare sale cinema e riqualificazioni energetiche.

«La norma offre molte opportunità - spiega il presidente dei costruttori romani Nicolò Rebecchini - e come associazione abbiamo già fatto le prime proposte al Comune. Ci sono due grandi filoni, il primo riguarda la rigenerazione di ambiti cittadini. Il secondo riguarda gli interventi puntuali. Nel primo caso, l'inizativa spetta al pubblico: è il comune che deve individuare gli ambiti su cui intervenire e deve spiegare, attraverso linee guida, come assicurare la sostenibilità economica». «Vorrei però essere chiaro - sottolinea Rebecchini -: per attuare questo tipo di intervento serve una "copertura" normativa statale, con la dichiarazione di pubblico interesse sull'intervento, altrimenti ci sarà sempre il modo di frenare o impedire le rigenerazioni urbane».

L'associazione dei costruttori romani ha poi indicato al Comune di Roma possibili campi d'azione lanciando un concorso di idee (che scade il 15 marzo) sulla riqualificazione di tre ambiti degradati nell'area Tiburtina. Stessa cosa per la prima edizione del concorso di idee presentato ieri da Fondazione Almagià, in collaborazione con i giovani costruttori e professionisti di Roma e Lazio, dedicato alla realizzazione di uno "smart place" (scadenza 30 aprile 2018).

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