Fisco e contabilità

Rigenerazione urbana, dal Viminale le Faq utili ai Comuni interessati al contributo

Dai quesiti basilari sulla presentazione delle istanze a questioni più complesse

di Daniela Casciola

Arrivano le Faq del Viminale per i Comuni interessati al contributo per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, per la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e per il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale (articolo 1, commi 42 e 43, legge 27 dicembre 2019 n.160 e Dpcm 21 gennaio 2021). Dai quesiti basilari sulla presentazione delle istanze a questioni più complesse sulla presentazione dei progetti e sulle procedure da seguire per ottenere il contributo.

Si comincia quindi col dire che l'istanza di finanziamento può essere presentata esclusivamente attraverso le funzioni della Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP). Il ministero spiega, quindi, passo passo, gli step che devono essere compiuti.

Una delel Faq specifica che il progetto deve riguardare un intervento che non può esaurirsi nella mera realizzazione di una pista ciclabile, nella ristrutturazione di un fabbricato o nel ripristino di tratti viari, ma deve riguardare opere, anche coordinate fra loro, la cui realizzazione abbia impatti evidenti sulla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale e/o siano tese a migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.

È possibile utilizzare altra fonte di finanziamento di qualsiasi tipo, tenendo presente che l'importo finanziabile attraverso l'istanza è quello riferito alle voci del quadro economico che vanno dalla progettazione esecutiva, se richiesta, alla realizzazione dell'opera. Se nel quadro economico sono comprese altre spese non finanziabili quali ad esempio lo studio di fattibilità tecnico economico e la progettazione definitiva, queste spese vanno indicate nell'istanza come cofinanziate. Il cofinanziamento non costituisce elemento di premialità ai fini dell'attribuzione del contributo.

Le richieste devono riferirsi a opere pubbliche che rientrano nello strumento urbanistico comunale comunque denominato approvato e vigente nell'ambito territoriale del Comune.

Ogni ente che ha i requisiti richiesti può presentare i propri interventi che possono in parte ricadere anche su territori di altri Comuni, purché i beni oggetto di intervento siano di proprietà dell'ente che presenta l'istanza di finanziamento.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©