Fisco e contabilità

Ripartite le risorse per le minori entrate dei Comuni su suolo pubblico e Imu «turistica»

La Direzione centrale del Dipartimento per la Finanza locale del Viminale anticipa gli importi spettanti

di Daniela Casciola

Pronti i riparti dei fondi a sostegno dei Comuni per le minori entrate registrate causa Covid-19 sull'occupazione di suolo pubblico e in seguito all'abolizione della prima rata dell'imposta municipale propria del 2020 per stabilimenti balnenari, terme e agriturismi. La Direzione centrale del Dipartimento per la Finanza locale del Viminale anticipa il testo dei decreti, prossimi alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, e gli importi spettanti agli enti. Si tratta di un totale di quasi 190 milioni di euro.

Suolo pubblico

Primo riparto a favore dei comuni del Fondo, con dotazione complessiva di 127,5 milioni di euro, per il ristoro delle minori entrate derivanti dall'esonero, dal 1° maggio al 31 ottobre 2020, dal pagamento della tassa e del canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche, per l'emergenza epidemiologica. Il provvedimento distribuisce una prima parte delle risorse disponibili, pari al 90%, sulla base dei criteri e modalità indicati nella nota metodologica (Allegato B) e le quote saranno attribuite ai Comuni per un importo complessivo di 114,75 milioni di euro.

Imu

Pronto il decreto con il riparto del Fondo, con dotazione complessiva di 74,90 milioni di euro, istituito presso il ministero dell'Interno, per l'anno 2020, dall'articolo 177 del decreto legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020 n. 77, per il ristoro delle minori entrate connesse all'abolizione della prima rata dell'imposta municipale propria del 2020 per le fattispecie imponibili specificate nel comma 1 dello stesso articolo 177, in considerazione degli effetti connessi all'emergenza da Covid-19. Si tratta di immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali; stabilimenti termali, immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e immobili degli agriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

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