Riscossione, un altro stop fino al 31 maggio per le verifiche fiscali sui fornitori della Pa
Sono inoltre sospesi tutti i versamenti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi esecutivi
Scatta l'ennesima proroga della sospensione dell'obbligo di verifica fiscale sui pagamenti della pubblica amministrazione. Con il comunicato n. 88 del 30 aprile 2021, il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa che è in corso di definizione il provvedimento normativo che differirà al 31 maggio 2021 il termine di sospensione delle attività di riscossione, attualmente fissato al 30 aprile 2021 dall'articolo 4 del Dl 41/2021 (Decreto Sostegni). La verifica fiscale dei pagamenti era stata introdotta dall'articolo 2, comma 9, del Dl 262/2006, con il quale si disponeva l'obbligo, a carico di tutte le pubbliche amministrazioni e delle società a partecipazione pubblica, di verificare la posizione fiscale dei beneficiari di pagamenti per acquisti di beni e servizi per somme superiori ai diecimila euro. Dal 1° marzo 2018 la soglia, al di sopra della quale scattano gli obblighi di verifica telematica, era scesa a cinquemila euro. In caso di inadempienza del beneficiario all'obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a cinquemila euro, l'amministrazione erogante doveva sospendere il pagamento dell'importo comunicato, ferma restando la possibilità di erogare le somme eccedenti l'ammontare del debito per il quale si è verificato l'inadempimento, al lordo delle spese e degli interessi di mora dovuti. La sospensione degli obblighi di verifica fiscale, introdotta a partire dall'8 marzo 2020 dall'articolo 68 del Decreto Cura Italia, riguarda le verifiche di inadempienza che le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare (articolo 48-bis del Dpr 602/1973) prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemilaeuro.
Sono inoltre sospesi tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all'Agente della riscossione, nonché l'invio di nuove cartelle e la possibilità per l'Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.