Urbanistica

Roma, Gualtieri: semplificare e attuare il piano regolatore

Decisive le norme attuative del Prg, al via commissione con le forze economiche.

di Giorgio Santilli

«Per questa amministrazione che vuole aprire una fase di trasformazione e rigenerazione della città, il piano regolatore definisce una cornice utile. Ma non possiamo ignorare il tema della sua insufficienza o mancanza di attuazione». Attuarlo rapidamente è una priorità: «Il tema della flessibilizzazione e semplificazione delle norme tecniche ci sembra assolutamente necessario». Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, difende i principi fondamentali del Piano regolatore, ma ragiona «della mancata attuazione» perché ci sono «i limiti dell'azione delle amministrazioni ma anche i limiti dell'impianto del Prg che ha difficoltà a tradursi in realtà». Serve flessibilità in più direzioni: «destinazioni d'uso, recepimento della legge regionale sulla rigenerazione urbana, semplificazioni procedurali, programmi integrati, rafforzamento dei poteri comunali rispetto a quelli regionali e statali». Su questo ultimo punto Gualtieri dice che c'è una «positiva interlocuazione con la Regioni» e che conta di chiudere entro l'anno il processo riformatore.

Gualtieri parla al convegno «14 anni del Prg '08 di Roma. Pnrr, strategie di sviluppo e di rigenerazione per un nuovo welfare urbano». Dice di aver trovato «molte opere incompiute» e di contare sul Pnrr per un'azione di rigenerazione urbana: Roma candida i progetti per Tor Bella Monaca, Santa Maria della Pietà e Corviale. L'assessore all'Urbanistica della Capitale, Maurizio Veloccia, ha indicato, nel solco di quanto detto dal sindaco, alcune direzioni su cui procedere rapidamente. «Se usciamo dagli schemi ideologici - ha detto - il punto di fondo è superare i limiti attuativi del Piano». Bisogna dare «flessibilità alle destinazioni d'uso». A questo proposito lavorerà «una commissione di studi aperta all'amministrazione, agli esperti e anche alle forze economiche e sociali, sui punti più condivisi, in modo che si possa procedere velocemente». Numerosi gli interventi al convegno. Per Roberto Morassut, assessore all'Urbanistica nel 2008 e vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, ha ricordato «gli elementi innovatori introdotti dalla storia del Prg» e ha convenuto sulla necessità di aggiornare le norme attuative, «anche adeguandole alle norme nazionali nel frattempo intervenute, come le modifiche al testo unico sull'edilizia».
Laura Ricci (Università La Sapienza), organizzatrice del convegno ed esperta che fin dall'inizio ha partecipato all'eleborazione e all'attuazione del Prg, ha ripercorso la storia del Piano. «Una larga parte della mancata attuazione - ha detto - deriva dalla mancata approvazione di una legge nazionale sul governo del territorio». Nicolò Rebecchini, presidente di Acer (costruttori), ha insistito sulla necessità di «adeguarsi alle normative nazionali per rendere flessibili destinazioni d'uso fortemente irrigidite dal Prg» e di «attuare rapidamente il trasferimento di poteri al comune per far sì che l'approvazione di una variante non richieda dieci anni». Massimiliano Fuksas ha ricordato che per un progetto realizzato, la Nuvola, ce ne sono altri «che ho donato alla città, ma non sono stati realizzati».
L'architetto Paolo Desideri ha posto un altro tema: «Dobbiamo smetterla di demonizzare il capitale privato perché nelle grandi città europee la rigenerazione urbana si è fatta con la collaborazione pubblico-privato». Giampiero Massolo, presidente del comitato promotore di Expo 2030, ha battuto sulla «importanza dei progetti mobilitanti, come è stato il nuovo ponte di Genova, e come possono essere il Giubileo e l'Expo 2030 per Roma». La condizione perché l'Expo è, però, che «diventi un progetto di tutti». Francesca Bria, già assessore all'innovazione e alla digitalizzazione di Barcellona e ora presidente del Fondo nazionale innovazione-Cdp Venture Capital Sgr, ha insistito sulla «partecipazione» della popolazione per favorire un processo di innovazione e sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale.

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