Fisco e contabilità

Rush finale per la trasmissione della certificazione Covid 2021, invio dei rendiconti entro il 31 maggio

L'applicativo è online da alcune settimane ma, come sottolinea Ifel, molti enti non hanno ancora acquisito il modello

di Patrizia Ruffini

Rush finale per la trasmissione della certificazione Covid-19 riferita all'anno 2021. Entro martedì 31 maggio, come ricordato ieri dalla nota dell'Ifel, Comuni, Province, Città metropolitane, Unioni di comuni e Comunità montane dovranno aver rendicontato l'utilizzo dei contributi ricevuti per fronteggiare l'emergenza.

L'obbligo di inviare la certificazione, entro il termine perentorio del 31 maggio, scaturisce dall'aver ricevuto le risorse, di cui all'articolo 106 del Dl 34/2020 e all'articolo 39, comma 1, del Dl 104/2020, confluite in avanzo vincolato al 31 dicembre 2020, e di cui all'articolo 1, comma 822, della 178/2020. Il modello di certificazione, pubblicato con il decreto Mef 273932 del 28 ottobre 2021, relativo alla perdita di gettito connessa all'emergenza epidemiologica da Covid-19, al netto delle minori spese e delle risorse assegnate dallo Stato a titolo di ristori di entrata e ristori di spesa , va inviato compilato e firmato digitalmente dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dall'organo di revisione economico-finanziaria.

Seguendo puntualmente la struttura dello scorso anno, la certificazione considera l'andamento sia delle minori entrate sia delle maggiori/minori spese riconducibili all'emergenza. L'applicativo web http://pareggiobilancio.mef.gov.it, sul quale va effettuata la certificazione, è online da alcune settimane; tuttavia - sottolinea Ifel - risulta che diversi enti non hanno ancora acquisito il modello di certificazione.

La mancata o tardiva trasmissione della certificazione comporta per l'ente un pesante regime sanzionatorio. Nello specifico, il ritardo breve nella trasmissione (entro il 30 giugno 2022) comporta la decurtazione dell'80% delle risorse assegnate nel 2021, misura che aumenta al 90% per le trasmissioni effettuate dal primo luglio 2022 al 31 luglio 2022 e al 100% in caso di ritardo ulteriore. Le amministrazioni sanzionate dovranno restituire le risorse in tre annualità, a partire dal 2023.

É, dunque, essenziale che i responsabili degli enti locali (comprese le Unioni e le altre forme associative beneficiarie di fondi Covid) provvedano puntualmente alla trasmissione delle certificazioni entro martedì 31 maggio, superando eventualmente le incertezze dell'ultimo momento sulla base dei dati disponibili o, se necessario, stimati. In caso di mancata approvazione del rendiconto 2021, occorrerà inviare ugualmente la certificazione nei termini previsti e sarà comunque possibile, in un successivo momento, procedere alla correzione della medesima con ulteriore invio da ultimare entro il 31 luglio.

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