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Seggi elettorali, le indicazioni ai sindaci per individuare sedi alternative alle scuole

Nel documento del gruppo di lavoro Interno-Anci-Upi i requisiti che i sindaci dovranno considerare

di Daniela Casciola

Approvato il documento finale del gruppo di lavoro per l'individuazione delle sedi alternative agli istituti scolastici da destinare a seggi elettorali, istituito al ministero dell'Interno e composto da rappresentanti del ministero dell'Istruzione, dell'Anci e dall'Unione delle province d'Italia. Un'iniziativa avviata l'anno scorso in occasione del turno di consultazioni elettorali del 20 e 21 settembre 2020, che ha consentito lo spostamento in sedi diverse dagli edifici scolatici di 1.464 sezioni elettorali distribuite in 471 Comuni.

Con la circolare del Capo dipartimento per gli Affari interni e Territoriali n. 4/2021, il documento è stato inviato ai prefetti perchè sensibilizzino i sindaci sull'esigenza di individuare il maggior numero di immobili come sedi alternative di seggi, in modo da evitare in ogni modo interruzioni della didattica, Esigenza maggiormente avvertita allo stato attuale, date le problematiche che si sono avute nelle scuole a causa dell'emergenza da Covid. Ai sindaci viene chiesto di comunicare al Dipartimento le iniziative assunte, specificando, per ogni Comune, il numero delle sezioni trasferite in sedi alternative agli edifici scolastici e il numero degli istituti didattici che ospitavano le sezioni.

Attualmente, sul territorio nazionale l'88% dei 61.562 seggi elettorali si trova all'interno di edifici scolastici. In particolare, sono edifici destinati alla didattica il 75% circa dei fabbricati che ospitano uno o più seggi.

Il documento indica i requisiti che devono essere osservati per la costituzione della «sala delle elezioni» (cioè dei locali all'interno dei quali sono costituiti i seggi) e per l'individuazione dei fabbricati che ospitano i seggi, allo scopo di assicurare un agevole accesso e deflusso degli elettori, l'adeguato allestimento delle cabine e la vigilanza da parte delle Forze dell'ordine.

Il Gruppo di lavoro ha indicato in via esemplificativa alcuni tipi di edifici che potrebbero ospitare sezioni elettorali, rispetto ai quali i comuni interessati dovranno verificare l'idoneità e il rispetto dei requisiti indicati. Questi edifici sono, per esempio, uffici comunali e sale consiliari; biblioteche e sale di lettura; palestre e impianti sportivi, comprese le palestre scolastiche, se il loro uso come seggio non impedisca l'attività didattica.

Altri fabbricati indicati possono essere centri e impianti polifunzionali; circoli ricreativi e sportivi; locali dopolavoristici; spazi espositivi e fieristici; ludoteche; ambulatori e altre strutture non più ad uso sanitario; spazi non più adibiti a mercati coperti, mentre non sono indicati per motivi di opportunità edifici come sedi di partiti politici od organizzazioni sindacali, edifici di culto, caserme.

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