Appalti

Semplificazioni, deroghe al codice estese al 2026 e Sovrintendenza unica per le opere del Pnrr

Nella bozza allo studio del Governo meno inviti per gli appalti fino a un milione e sanzioni per i dirigenti Pa che frenano sulla digitalizzazione

di Mau.S.

Proroga di 5 anni per le deroghe al Codice degli appalti previste dal decreto di luglio dello scorso anno (dl 76/2020) ma con modifica delle soglie per i contratti senza gara. È quanto prevede una bozza del decreto semplificazioni, ancora oggetto di confronto secondo le agenzie di stampa. In dettaglio sale da 75.000 a 139.000 euro la soglia dei contratti senza gara di servizi e forniture, mentre l'affidamento dei lavori sarà sottoposto a procedura negoziata senza bando per i contratti di importo compreso tra i 150.000 euro e un milione di euro, con la consultazione invece di almeno dieci operatori solo per le opere dal valore pari o superiore a un milione.

Sovrintendenza unica per il Pnrr
Altra grande novità, secondo fonti ministeriali riportate sempre dalle agenzie, è l'idea di dare vita a una Sovrintendenza unica per le opere del Pnrr e un nuovo sistema di norme per semplificare e velocizzare le procedure di autorizzazione, nel rispetto della tutela paesaggistica. Il sistema normativo sarà, assicurano le stesse fonti, «innovativo»: modificherà le procedure di autorizzazione, anche con la partecipazione a monte nelle decisioni sui luoghi in cui dovranno essere collocate le infrastrutture, a seconda che impattino sulla tutela paesaggistica o archeologica.

Dirigenti Pa responsabili della digitalizzazione
La bozza di decreto interviene anche sul fronte della digitalizzazione della pubblica amministrazione introducendo una tagliola per i dirigenti pubblici accusati di frenare i processi di innovazione. In particolare i dirigenti pubblici diventano responsabili della transizione digitale della Pa e chi frena sarà sanzionato secondo la gravità delle violazioni, da tagli alla retribuzione fino alla perdita dell'incarico. Sarà l'Agid a vigilare, verificare e segnalare le «violazioni degli obblighi di transizione digitale» alla presidenza del Consiglio per l'eventuale esercizio di «poteri sostitutivi». Previste anche multe da 10mila a 100mila euro per chi non fornirà dati e documenti richiesti dall'Agid per il monitoraggio delle attività.

Poteri sostitutivi per i lavori sulle scuole
Arrivano anche poteri rapidi sulle scuole. Il ministero dell'Istruzione adotterà linee guida tecniche generali e avrà poteri sostitutivi degli enti locali nella progettazione e esecuzione dei lavori di costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole: in caso di inerzia potrà diffidare gli enti ad adempiere entro 30 giorni e poi sostituirsi. Fino al 31 dicembre 2026, inoltre, sindaci e presidenti di provincia avranno i poteri di commissari per riqualificazione edilizia delle scuole. È anche previsto che le autorizzazioni siano rese entro 30 giorni, dopo i quali si intendono approvate.

Superbonus, ancora in discussione l'estensione agli alberghi
Manca nell'ultima bozza del decreto Semplificazioni, ancora oggetto di confronto e approfondimenti, l'estensione del Superbonus al 110% agli alberghi. La misura compariva invece in una primissima versione dell'articolato circolata nelle scorse settimane. L'allargamento, a quanto segnalano le agenzia di stampa, resta comunque una delle questioni su cui il governo sta discutendo con l'obiettivo di facilitare l'ammodernamento delle strutture turistiche ed aiutare il settore, tra i più colpiti dal Covid. Nel decreto dovrebbero invece essere inserite norme ad hoc per rendere l'agevolazione maggiormente fruibile da parte dei condomini, in particolare evitando di bloccare i lavori nel caso di difformità e richiesta di condono in corso di un solo immobile. Più in dettaglio, si prevede che «le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili plurifamiliari sono sostituite da asseverazioni rilasciate da tecnico abilitato che attesti la conformità dell'immobile esistente ai titoli edilizi con esclusivo riferimento alla volumetria totale, alla sagoma e alla destinazione d'uso».

Sindacati in allarme, Landini (Cgil): pronti a mobilitazione generale
I sindacati intano sono già in allarme. «Sul decreto Semplificazioni, lo ribadisco, siamo contrari al fatto che si vada alla liberalizzazione del subappalto e alla logica delle gare al massimo ribasso. Se ci sono queste due cose per noi non sono accettabili. Si arriva anche alla mobilitazione generale», ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ai microfoni di Radio 24. «In un paese dove si continua a morire sul lavoro - ha aggiunto - la logica del subappalto libero e del massimo ribasso sono contro la sicurezza delle persone e la qualità delle opere che si vogliono mettere in campo. Così si torna indietro».

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