Appalti

Semplificazioni, con la soglia a 5,3 milioni è boom di richieste di lavori di manutenzione sul Mepa

Consip: nei primi sei mesi 2021 acquisti per 571 milioni contro i 390 del 2020 (+46%)

di Mauro Salerno

Crescita record degli appalti di manutenzione sul Mepa, lo strumento per gli acquisti sottosoglia comunitaria, gestito da Consip per conto del Mef . Un segno evidente degli effetti del decreto Semplificazioni del 2020 che ha innalzato fino a 5,35 milioni la soglia per la procedura negoziata a inviti e senza bando. Una scelta confermata - e ulteriormente snellita - dal decreto Semplificazioni bis (Dl 77/2021).

È la stessa centrale acquisti del ministero dell'Economia a segnalare che i lavori di manutenzione sono la tipologia di appalti che ha messo in evidenza il maggiore aumento rispetto all'anno scorso, facendo registrare un valore degli acquisti di oltre 571 milioni di euro (+46% rispetto ai 390 milioni del 2020).

L'offerta Consip sul Mepa per i lavori di manutenzione "ordinaria" e "straordinaria" – su cui da settembre 2020 (a seguito del Dl Semplificazioni) le Pa possono negoziare lavori per importi fino a 5,35 milioni – comprende 7 bandi, di cui 6 settoriali (edili; stradali, ferroviarie ed aeree; idrauliche, marittime e reti gas; impianti; ambiente e territorio; beni del patrimonio culturale) e uno dedicato alle opere specializzate (es. lavori in terra, pulizia di acque marine, lacustri e fluviali, linee telefoniche e impianti di telefonia, opere di impermeabilizzazione, impianti, etc).

L'impennata degli acquisti di piccoli lavori ha sostenuto la crescita generale del ricorso al Mepa da parte delle Pa. Il valore de degli acquisti effettuati nel primo semestre 2021 è stato di 2,8 miliardi con un aumento di +24% rispetto allo stesso periodo del 2020. In crescita anche i contratti conclusi, pari a 286mila (+16% rispetto ai 246mila al 30 giugno 2020). In aumento anche le imprese registrate sulla piattaforma. Al 30 giugno 2021, risultano registriate al Mepa oltre 150mila imprese (140mila al 30 giugno 2020), che offrono circa 10 milioni di articoli fra beni e servizi, oltre ai lavori di manutenzione.

Dopo i lavori di manutenzione, la tipologia di acquisti più gettonata è quella dei beni Ict (368 milioni di euro), seguita dai beni sanitari (328 milioni), dai servizi di Building management (212 milioni e dai servizi Ict (198 milioni).

Quanto alle formule scelte per acquistare beni e servizi i dati dicono che il 44% dei contratti è stato concluso attraverso una richiesta di offerta, il 41% con una trattativa diretta e il 15% con un ordine di acquisto a catalogo. Tra gli utenti i più attivi sono gli enti locali che assorbono il 47% dei contratti conclusi. Il resto viene dal comparto stato (26%), da amministrazioni sanitarie (18%) e università (9%).


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