Personale

Smart working, piani organizzativi approvati dal 33,3% delle amministrazioni statali

54 su 162 amministrazioni monitorate attraverso il Portale della performance del Dipartimento della Funzione pubblica

di Daniela Casciola

Sono 54 su 162, pari al 33,3%, le amministrazioni statali monitorate attraverso il Portale della performance del Dipartimento della Funzione pubblica che alla scadenza del 31 gennaio 2021 fissata dal Decreto Rilancio hanno pubblicato i Pola, piani organizzativi del lavoro agile.

Ne ha dato notizia, in un comunicato stampa, il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta che ha dato mandato al coordinatore Antonio Naddeo di insediare e avviare la Commissione tecnica dell'Osservatorio nazionale del lavoro agile, istituito presso la Presidenza del Consiglio e previsto dal Decreto Rilancio.

Guardando i dati nel dettaglio, il Pola è stato approvato da 5 su 14 ministeri, soltanto da 6 su 25 parchi nazionali, da 26 su 67 università.

Il ministro ha riconosciuto allo smart working un ruolo fondamentale durante la fase acuta della pandemia e l'importanza di «un cambiamento culturale da cui bisogna trarre tutte le conseguenti analisi».

Tuttavia - afferma Brunetta «Ora occorre ricondurlo ad essere uno degli strumenti di organizzazione del lavoro delle singole amministrazioni, strettamente connesso al livello di qualità dei servizi da fornire a cittadini e imprese. Sarà un punto all'ordine del giorno della nuova contrattazione, per quanto riguarda la regolazione. Un tema su cui le parti sociali pubbliche e private sono chiamate a riflettere. Il fenomeno va studiato a fondo e servono grandissimi investimenti dal punto di vista progettuale, di relazioni sindacali, regolativi, infrastrutturali e di intelligenza sociale anche alla luce della sfida della transizione digitale che l'Europa ci chiama a raccogliere».

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