Personale

Smart working senza accordo individuale fino al 31 dicembre

Dovrà essere favorita la rotazione del personale e assicurata un'equilibrata alternanza tra presenza e in modalità agile

di Consuelo Ziggiotto

Fino al 31 dicembre non è richiesto l'accordo individuale, che a partire invece dal 1° gennaio, dovrà dare disciplina all'esecuzione della prestazione lavorativa svolta all'esterno dei locali aziendali, in smart working. La specifica è contenuta nell'ambito del decreto ministeriale firmato il 19 ottobre dal ministro per la Pubblica amministrazione.

Ancorché l'impianto dell'articolo 87 del Dl 18/2020, sede delle deroghe specifiche del lavoro agile semplificato (obblighi informativi e accordo), sia ancorato al temine dell'emergenza sanitaria, il decreto ministeriale ne anticipa la cessazione dell'efficacia a fine anno, coerentemente con la previsione contenuta nell'ambito del secondo periodo della medesima norma.

Questo almeno per quanto riguarda l'accordo individuale che gli enti dovranno trovarsi pronti a sottoscrive con i lavoratori che avranno accesso a questa modalità di prestare l'attività lavorativa.

Occorrerà un ulteriore intervento del legislatore che conduca al di fuori delle deroghe connesse agli obblighi informativi stabiliti dagli articoli 22 e 23 della legge 81/2017: l'obbligo di consegnare al lavoratore l'informativa sulla sicurezza nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro, e l'obbligo di caricare i dati nel sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Questa infatti è l'ultima parte del secondo periodo del comma 1 dell'articolo 87 che continua a esplicare i suoi effetti fino al termine dell'emergenza sanitaria.

Il decreto ministeriale definisce le modalità di svolgimento dell'attività di lavoro agile, tracciando la strada degli elementi che, pur tenendo conto dell'evoluzione dell'emergenza sanitaria e della normativa correlata, calcando la tipicità dello stesso, ordinariamente da svolgersi in assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro. Lo stesso provvedimento precisa all'articolo 5, comma 2, che il lavoro agile può essere organizzato per specifiche fasce di contattabilità, prevedendo anche l'ipotesi opposta, vale a dire senza fasce di contattabilità, anche in quest'ultimo caso garantendo i tempi di riposo e la disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro.

Saranno i dirigenti a dover organizzare il proprio ufficio assicurando, su base giornaliera, settimanale o plurisettimanale il lavoro agile ad almeno il 50 per cento del personale preposto alle attività che possono essere svolte in quella modalità. Dovrà essere favorita la rotazione del personale e assicurata un'equilibrata alternanza tra attività in presenza e in modalità agile nel rispetto sia delle prescrizioni sanitarie per il distanziamento interpersonale ma anche dei criteri di priorità da riconoscere alle richieste dei lavoratori, connesse alle particolari condizioni di salute, alla composizione del nucleo familiare, alla distanza tra la zona di residenza e la sede di lavoro così come alla tipologia del mezzo di trasporto utilizzato.

Va da sé che il numero delle giornate o mezze giornate che il dipendente può lavorare agilmente, è guidato dalla mappatura delle attività, dalla individuazione cioè, dei processi di lavoro che in base alla dimensione organizzativa e funzionale dell'ente, possono essere svolti in modalità agile. Il tutto tenuto conto dell'opzione ulteriore delle mansioni diverse ascrivibili alla categoria di appartenenza o dello svolgimento di specifiche attività di formazione, laddove l'attività non sia «smartizzabile». Previsione specifica rivolta quest'ultima sia ai lavoratori fragili che ai genitori di figli conviventi minori di 14 anni posti in quarantena dal Dipartimento di prevenzione per contatto avvenuto nel plesso scolastico, nonché nell'ambito dello svolgimento di attività sportive di base, attività motoria in strutture quali palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi sia pubblici che privati.

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