Personale

Smart Working, al via la verifica delle esigenze di servizio caso per caso

Il ministro Brunetta ha annunciato di aver convocato l'Osservatorio per mercoledì 12 maggio

di Daniela Casciola

Sono in vigore da pochi giorni le nuove norme sullo smart working contenute nel decreto proroghe (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2021 n. 103) che hanno svincolato le amministrazioni dalla soglia minima del 50% di dipendenti in lavoro agile.

Da un primo monitoraggio effettuato dalla Funzione pubblica emerge che il ritorno alla normalità avverrà con un processo graduale (si veda NT+ Enti locali & edilizia di lunedì).

Le prime mosse delle grandi città si muovono in questa direzione: da Roma a Milano, da Bari a Firenze, si verificheranno le esigenze di servizio e il sostegno alle riaperture con le diverse misure di contenimento e di prevenzione del rischio. A Genova si è scelto da tempo di aprire un tavolo con i sindacati per definire le soluzioni migliori che possano soddisfare le necessità dell'ente e quelle dei dipendenti.

Il ministro Brunetta, intanto, ha annunciato di aver convocato per mercoledì 12 maggio l'Osservatorio del lavoro agile per monitorare costantemente la situazione e tolinea il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. «In progress - dice Brunetta - gli uffici si autoregoleranno, perché hanno il massimo dell'autonomia e della flessibilità, e i servizi per cittadini e imprese miglioreranno e aumenteranno. Parallelamente, ai tavoli per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, lo strumento del lavoro agile sarà opportunamente regolato, a tutela dei lavoratori. È un ulteriore elemento per valorizzare il lavoro da remoto. Per questo dico che avremo una Pubblica amministrazione più flessibile, più efficiente e più rispondente all'unico faro: la soddisfazione dei cittadini, la soddisfazione delle imprese».

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