Fisco e contabilità

Sostegni-bis, l'Anci torna alla carica su fondo crediti e garanzia debiti commerciali

Tutte le proposte proposte di emendamento dell'Associazione al provvedimento

di Anna Guiducci

Proroga al 2022 della decorrenza degli obblighi di accantonamento al Fondo di garanzia per i debiti commerciali (Fgdc), riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio di previsione 2021, snellimento delle procedure di variazione durante l' esercizio provvisorio e proroga al 31 luglio dei termini di approvazione delle tariffe e dei regolamenti Tari, sono solo alcune delle proposte di emendamento al Decreto Sostegni Bis pubblicate da Anci. Al fine di non inasprire gli obblighi di accantonamento in una fase ancora difficile dell'emergenza pandemica, la proposta consente di mantenere la stessa misura ordinaria di accantonamento al Fcde applicata nel 2020, nonché di ridurre eccezionalmente fino al limite dell'80% l'accantonamento 2021 in fase di previsione e gestione, ferme restando le regole previste in fase di rendiconto.

In linea con le politiche di rilancio degli investimenti pubblici, si propone inoltre maggiore flessibilità nell'utilizzo dell'avanzo di amministrazione per gli enti in disavanzo, allentando i vincoli normativi in caso di risorse assegnate a valere su fondi sociali, nazionali ed europei, o per residui di mutui non utilizzati. Poiché, a causa dell'emergenza in atto, è prevedibile un più ampio ricorso all'anticipazione di tesoreria da parte degli enti locali, si propone anche l'abrogazione del comma 3-bis dell'articolo 187 del uel, che vieta l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione non vincolato nel caso in cui l'ente si trovi in anticipazione di tesoreria o utilizzo fondi vincolati (salvo l'utilizzo per i provvedimenti di riequilibrio ex articolo 193 del Tuel). Tra le misure di sostegno degli investimenti, Anci propone l'incremento dei fondi per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, per la progettazione di opere pubbliche comunali e la possibilità di utilizzo integrale dei proventi derivanti da alienazioni patrimoniali.

In tema di società partecipate, Anci propone che il biennio 2020-21 non rilevi nel calcolo delle perdite del triennio previsto dall'articolo 14, comma 5, del Tusp. Viene inoltre chiesta la sospensione dell'obbligo di predisposizione di specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale nonché, per gli anni 2020 e 2021, dei vincoli alla dismissione imposti dall'articolo 20 del Tusp. Per ciò che concerne l'obbligo di porre in liquidazione le aziende speciali e le istituzioni pubbliche, nel caso di risultati negativi per almeno quattro esercizi sui cinque precedenti, previsto al comma 555 della legge 147/2013, si propone di espungere dal calcolo del quinquennio gli anni 2020 e 2021 e, in secondo luogo, di inserire una deroga nel caso in cui il soggetto partecipato attivi un percorso di recupero dell'equilibrio economico ove supportato da un idoneo piano di risanamento.

Un corposo pacchetto di proposte riguarda poi l'attivazione delle misure per il ristoro integrale del maggior disavanzo emergente a seguito dell'applicazione della sentenza n. 80/2021 della Corte costituzionale. Poiché la dimensione del maggior disavanzo per i soli Comuni è di oltre 2,8 miliardi di euro, concentrata su 456 enti nell'ambito dei circa 1.400 che sono in qualche modo investiti dagli effetti della sentenza, Anci propone di aumentare considerevolmente le risorse già stanziate dal Governo.

In tema di fondo alimentare, si chiede inoltre di erogare le relative risorse anche tenendo conto delle esigenze legate al pagamento di affitti e utenze.

Al fine di mitigare le sanzioni per il mancato rispetto dei termini previsti per l'approvazione dei bilanci di previsione, dei rendiconti e del bilancio consolidato e del termine di trenta giorni per l'invio dei relativi dati alla Bdap, si propone poi una deroga in riferimento alle assunzioni a tempo determinato nei settori più sensibili dell'amministrazione.

Infine si chiede l'approvazione di un emendamento finalizzato alla semplificazione delle procedure di riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©