Speciale decreto semplificazioni/1 - Assunzioni Pa, corsia preferenziale ai tecnici
Nella sua ultima versione, il decreto semplificazioni atteso oggi in consiglio dei ministri imbarca anche le nuove regole sulle assunzioni nei ministeri e negli altri enti della Pa centrale previste dal disegno di legge Bongiorno intitolato alla “concretezza”. La corsia accelerata nel passaggio da disegno di legge a decreto riguarda anche la regolarizzazione dei fondi accessori in tutte le amministrazioni, che possono superare il tetto fissato al livello del 2016 per finanziare gli aumenti decisi dai contratti nazionali, e le norme per affrontare il problema dei buoni pasto arretrati nelle sei Regioni (il Lazio è tutto il Nord Ovest) inciampate nel fallimento di Qui Group: tutte norme urgenti che mal si conciliavano con i ritmi lenti di un disegno di legge ordinario.
Il provvedimento ordinario prosegue intanto la sua navigazione tranquilla al Senato, in commissione Lavoro, ma è di fatto ridotto agli articoli dedicati ai tornelli 2.0 con le rilevazioni biometriche anti-assenteismo e al “Nucleo della concretezza”, la task force pensata per accompagnare i miglioramenti organizzativi nelle amministrazioni in difficoltà. Ma è il capitolo assunzioni il cuore del testo che ora accelera. La mossa serve a far entrare in vigore in tempo l'allargamento stabile del turn over nelle Pa centrali, che ogni anno potranno dedicare a nuove assunzioni il 100 per cento dei risparmi prodotti dalle uscite dell'anno precedente. Non solo: per coprire l'80% di queste potenziali nuove assunzioni le amministrazioni potranno partire subito con l'assunzione di vincitori o lo scorrimento delle graduatorie, prima di ottenere l'autorizzazione centrale che sarà data ex post. Una possibilità analoga è pensata per l'indizione di nuovi concorsi. La stabilizzazione del turn over al 100% serve a togliere incertezze sulla programmazione triennale delle Pa; e chi in questi anni non ha utilizzato tutti gli spazi disponibili per le assunzioni potrà superare il 100% cumulando i “risparmi” al nuovo parametro.
Nell'utilizzo di queste possibilità, le amministrazioni dovranno privilegiare le assunzioni di una serie di profili tecnici necessari al tentativo di accelerazione degli appalti: si tratta di tecnici, progettisti, esperti di contratti pubblici, ma anche di digitalizzazione dei processi e di gestione dei fondi strutturali. Un'indicazione precisa, che però andrà coordinata con la programmazione dei fabbisogni di personale decisa in modo autonomo da ogni amministrazione. Un iter più rapido è pensato anche per il reclutamento dei dirigenti scolastici, nel tentativo di coprire in tempo gli oltre 1.500 posti vacanti.
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di Eugenio Bruno e Claudio Tucci