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Spese di personale, dai revisori la relazione illustrativa sulla gestione

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di Corrado Mancini - Rubrica a cura di Ancrel

Il presidente del collegio dei revisori dei conti o il revisore unico unitamente al responsabile del procedimento devono sottoscrivere la relazione illustrativa delle spese di personale di cui all'articolo 60, comma 2 del Dlgs 165/2001, con cui le amministrazioni pubbliche espongono i risultati della gestione del personale, con riferimento agli obiettivi che, per ciascuna amministrazione, sono stabiliti dalle leggi, dai regolamenti e dagli atti di programmazione.

Per i Comuni e le Unioni dei Comuni, la relazione è organizzata in funzioni fondamentali e non fondamentali (Aree operative), servizi (Aree di intervento) e prodotti. Le Province e le Città metropolitane continuano ad utilizzare lo stesso impianto utilizzato nelle precedenti rilevazioni.

La sottoscrizione da parte dell'organo di revisione presuppone una attenta attività verifica non certo agevole; le informazioni contenute nella relazione passano dalle modalità di gestione di ogni singola area di intervento, alla rilevazione del tempo lavorato espresso in numero di ore, nonché di alcuni prodotti. Utile può essere, al fine di individuare eventuali criticità, la comparazione dei dati contenuti nelle varie tabelle, tenuto conto che il modello è articolato in tre tabelle: T18 – T19 – T20.

La tabella 18 è propedeutica alla compilazione dell'intero modello. Le informazioni rilevate vanno comunicate in termini percentuali e si riferiscono alle quote attribuibili - per quantità di lavoro svolto o, in alternativa, per costo sostenuto - a ciascuna delle modalità di gestione per ogni singola area di intervento (servizio). Per ciascuna area di intervento (servizio) la somma di tali quote percentuali deve essere pari a 100. Se l'ente ha scelto di rilevare le informazioni sulla base del costo, la percentuale da comunicare va calcolata esclusivamente in rapporto alla spesa sostenuta per il personale impiegato. Le aree di intervento non vanno valorizzate nel caso in cui l'ente non gestisca tali servizi né in economia diretta né in alcuna altra modalità di gestione.

Le modalità di gestione delle attività previste per Comuni, Unioni, Province e Città metropolitane sono: interventi in economia diretta, appalti, concessioni a terzi, aziende speciali, istituzioni, società partecipate, convenzioni, consorzi, accordi di programma, unioni di comuni, enti autonomi, collaborazioni o patrocini, Co.Co.Co., prestazioni d'opera e consulenze, altro.

La voce "altro" comprende le modalità di gestione residuali rispetto alle altre modalità presenti nella tabella 18. Nel campo note presente in fondo alla tabella vanno specificate le modalità di gestione considerate nella modalità "Altro", anche se affidate gratuitamente dall'amministrazione per esempio ad associazioni di volontariato, pro loco, onlus, oppure alle Asl per la rilevazione di specifiche informazioni ambientali. Vanno qui rilevate, inoltre, le attività svolte dai tirocinanti, dai lavoratori con contratto occasionale e dai lavoratori retribuiti con fondi europei.

Nel caso in cui all'interno di una singola area di intervento siano comprese più attività e che una o più di queste non siano svolte in economia diretta al 100%, per determinare le percentuali di competenza di ciascuna modalità di gestione, occorre definire preliminarmente i pesi attribuibili alle diverse attività in esse comprese utilizzando come criterio, ad esempio, il costo sostenuto per il lavoro svolto.

Esempio: in una specifica area di intervento sono comprese quattro attività il cui costo complessivo è pari a 678.000 euro:
• attività A: economia diretta al 100% = costo 200.000 euro
• attività B: appalti al 100% = costo 178.000 euro
• attività C: convenzioni al 30%; economia diretta al 70% = costo complessivo 150.000 euro
• attività D: società partecipate al 100% = costo 150.000 euro

Sulla base di tali elementi è possibile determinare per l'area di intervento osservata le percentuali riferibili a ciascuna modalità di gestione:
• Economia diretta = 305.000/678.000 euro = 45%
• Appalti = 178.000/678.000 euro = 26%
• Convenzioni = 45.000/678.000 euro = 7%
• Società partecipate = 150.000/678.000 euro = 22%

Alternativamente, qualora non sia possibile ricorrere al criterio del costo sostenuto, si può far riferimento ad altri criteri quali il numero di unità di personale assegnate allo svolgimento delle diverse attività o il tempo lavorato dalle unità in esse impegnate.

La tabella 19 rileva il tempo lavorato, espresso in numero di ore, per ogni categoria di personale, in relazione alle sole attività svolte in economia diretta. È possibile valorizzare soltanto le attività che almeno in parte sono state indicate come svolte in economia diretta nella tabella 18.

Nella tabella 20 sono rilevati alcuni prodotti relativi a ciascuna Area d'intervento. La tabella non contiene l'elenco esaustivo di tutti i prodotti (risultati) delle attività svolte, ma soltanto quelli che sono ritenuti maggiormente rappresentativi o che possano essere utilizzati come indicatori del peso dei servizi svolti. Le informazioni da indicare sono strettamente correlate con quanto rilevato nelle tabelle 18 e 19 e sono costituite da beni quantificabili o da servizi offerti.

I prodotti sono legati all'attività del Comune, dell'Unione di Comuni, della Provincia e della Città metropolitana e vanno comunicati anche se provenienti da attività non svolte in economia diretta, come quelli collegati ad una attività esternalizzata, ovvero svolta da personale estraneo (ad esempio, in convenzione, in appalto, eccetera come da tabella 18).

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PROSSIMI EVENTI

ANCREL NAZIONALE e ANCREL sezione di Bologna in collaborazione con ODCEC Bologna organizzano mercoledì 17 maggio 2023 11.00 - 18.30 a Bologna una GIORNATA DI STUDIO IN MEMORIA DI ANTONINO BORGHI LE PROSPETTIVE PER LA FINANZA DEGLI ENTI TERRITORIALI PRIMA SESSIONE (11.00 - 11.30 SALUTI ISTITUZIONALI moderatore FRANCESCO BRUNO Presidente onorario Ardel introduce Gian Luca Galletti (Consigliere CNDCEC e co-fondatore Ancrel) Galeazzo Bignami (Viceministro alle infrastutture e ai Trasporti) Matteo Lepore (Sindaco di Bologna), Enrica Piacquaddio (Presidente Ordine di Bologna), Paolo Cerverizzo (Presidente Ancrel Bologna) 11.30 - 13.30 INTERVENTI ALDO CAROSI Vice-Presidente emerito della Corte costituzionale, direttore della Scuola di Alta Formazione "Francesco Staderini" della Corte dei conti FRANCESCO DELFINO Esperto di finanza pubblica presso la Commissione ARCONET (Ministero dell'Economia e delle Finanze e presso l'Osservatorio sulla finanza e contabilità degli enti Iocali) SALVATORE BILARDO Ispettore Generale Capo della Ragioneria Generale dello Stato -MEF DAVIDE DI RUSSO Presidente Osservatorio CNDCEC sugli enti locali Coffe break e piccolo brunch; SECONDA SESSIONE 15.00 - 15.30 SALUTI ISTITUZIONALI moderatore GIANNI TROVATI Sole 24 ore On.le Wanda Ferro (Sottosegretario al Ministero dell'Interno), Cristina Bertinelli (Consigliere Nazionale CNDCEC) Irene Priolo (Vice Presidente Regione Emilia Romagna) 15.30 - 18.30 INTERVENTI ANTONIO COLAIANNI Direttore Centrale per la Finanza Locale Ministero dell'Interno TAMMARO MAIELLO Presidente della Sezione Giurisdizionale regionale Emila Romagna MARCO CASTELLANI Presidente ANCREL NAZIONALE SONIA CAFFU' Dirigente MEF STEFANO POZZOLI Prof. Parthenope, presidente commissione partecipate CNDCEC ONELIO PIGNATTI Direttore Politiche finanziarie della Regione Emilia Romagna, Presidente Associazione Contare L'evento è aperto a tutti gli iscritti agli Albi dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ai funzionari e agli amministratori degli Enti Locali e ai revisori. La partecipazione all'evento solo in presenza, è gratuita ma è obbligatoria la prenotazione. Maggiori info nella brochure

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