Urbanistica

Strada dei Parchi, tutti assolti: ora lo Stato rischia un maxi indennizzo

Per il Tribunale dell’Aquila nessun rischio sui viadotti, ok anche le manutenzioni

di Marco Morino

Non sussistono prove che «le condotte degli imputati abbiano messo in pericolo la sicurezza del traffico» sulle autostrade A24 e A25 (Roma-L’Aquila-Teramo e Torano-Pescara, ora gestite da Anas), tenuto conto che le perizie «hanno escluso qualsiasi rischio di crollo parziale e totale» di ponti e viadotti e confermato la sicurezza sismica dell’infrastruttura. Infondate sono anche le accuse dell’inadempimento e della frode nelle pubbliche forniture, visto che la regolarità del servizio è stata garantita e le opere di manutenzione ordinaria sono state effettuate «in misura maggiore rispetto al contratto».

Sono questi i passaggi salienti delle motivazioni della sentenza, depositate nei giorni scorsi, con cui il giudice per le udienze preliminari (Gup) del Tribunale dell’Aquila, Guendalina Buccella, l’8 marzo ha assolto con formula piena, «perché il fatto non sussiste», i vertici di Strada dei Parchi (Sdp), ex concessionaria delle autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A25, nel processo sull’ammaloramento dei viadotti nel territorio dell’Aquila. Sdp è controllata dal gruppo abruzzese Toto.

Nel processo sono stati assolti l’imprenditore pescarese Carlo Toto, proprietario della Toto Holding Spa, considerato dall’accusa amministratore di fatto di Strada dei Parchi; l’allora amministratore delegato Cesare Ramadori; il direttore generale di esercizio, Igino Lai e Gianfranco Rapposelli, amministratore delegato di Infraengineering Spa, società partecipata di Sdp, specializzata nella progettazione.

La sentenza, in larga parte, è basata sulla relazione di perizia recante le risultanze dell’incidente probatorio per l’accertamento delle reali condizioni dei viadotti, richiesto dagli imputati e ammesso dal Gup, che allo scopo ha designato quale consulente tecnico Bernardino Chiaia, docente di Scienza delle Costruzioni presso il Politecnico di Torino. Il perito ha dichiarato le piene condizioni di sicurezza dei viadotti, i cui ammaloramenti ha definito «cosmetici» e di nessuna rilevanza sulla sicurezza e ha escluso il minimo rischio statico degli stessi.

Quanto stabilito dal Tribunale aquilano è destinato a incidere sul contenzioso giudiziario legato alla revoca anticipata e in danno della concessione nei confronti del gruppo industriale abruzzese, decisa dal Consiglio dei ministri con un provvedimento d’urgenza lo scorso 7 luglio, subito impugnato da Sdp, che si basa proprio sulle inadempienze relative alla manutenzione e sul pericolo crolli di ponti e viadotti. Per la revoca della concessione, il gruppo Toto aveva chiesto allo Stato un indennizzo di 2,4 miliardi di euro.

L’inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila era scattata nel 2019 dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. Il pm, Fabio Picuti, aveva chiesto per tutti la condanna a due anni di reclusione per i seguenti capi di imputazione: inadempimento e frode di pubblica fornitura; associazione per attentato alla sicurezza dei trasporti. La Procura deciderà, apprese le motivazioni della sentenza, se presentare ricorso.

Strada dei Parchi ha gestito le due autostrade dal 2000 fino al 30 luglio 2022 quando, per effetto di un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri guidato da Mario Draghi - decreto emanato il 7 luglio scorso poi convertito in legge - è stata revocata per inadempienza la concessione.

Dopo due ricorsi al Tar, che avevano riaffidato la concessione a Sdp, successivamente rigettati dal Consiglio di Stato, nei mesi scorsi il Tar del Lazio, entrando nel merito, ha rinviato alla Corte costituzionale la legittimità della decisione del governo Draghi. Al momento, quindi, si è in attesa di un pronunciamento definitivo su tutta la vicenda da parte della Consulta. La concessione, attualmente in capo ad Anas (gruppo Fs), potrebbe anche essere restituita a Strada dei Parchi, con relativo risarcimento per il danno subito.

Secondo fonti vicine alla ex concessionaria, «la sentenza del Tribunale dell’Aquila non solo conferma la bontà dell’operato della società, ma aggiunge che – nonostante le autostrade A24 e A25 necessitino da tempo di essenziali interventi strutturali – la manutenzione è stata effettuata da Strada dei Parchi in modo tale da essere sempre garantita la sicurezza della circolazione e l’incolumità degli utenti».

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