Stretta sui crediti dei bonus edilizi, contrari professioni tecniche e società di ingegneria
Scicolone (Oice): contenziosi e fermi indefiniti delle iniziative in corso se non si cambia la norma
«Siamo allineati ai colleghi delle costruzioni nel denunciare gli effetti deleteri derivanti dall'articolo 28 del Decreto sostegni-ter che ci auguravamo fossero rivisti prima della pubblicazione in gazzetta». Lo afferma in una nota il presidente dell'Oice (società di ingegneria) Gabriele Scicolone, in merito al Dl contro il caro energia e sui sostegni per la pandemia, detto anche Dl sostegni ter. «Non è comprensibile - prosegue - dare segnali così contraddittori ad un mercato dei servizi tecnici, così come a quello delle costruzioni, che si è attrezzato per fare fronte ad una domanda imponente e poi si vede cambiare ogni tre mesi le norme, già di per sé non cristalline ab initio». «Per alcuni furbetti del superbonus - aggiunge Scicolone - si penalizza un'intera filiera cambiando le regole in corsa, con accordi con i proprietari già in essere: auspichiamo che in sede parlamentare si metta mano a questo blitz improprio e dannoso che se non rettificato creerà contenziosi e fermi indefiniti delle iniziative in corso, con danni a tutto tondo ma soprattutto sulla ripresa di un settore che aveva visto finora oltre 17 miliardi di interventi attivati con i bonus edilizi».
Proteste anche dai professionisti aderenti alla Rete delle professioni tecniche, ingegneri in testa, secondo i quali, «appare paradossale che questa nuova stretta, che di fatto bloccherà gli interventi, frenando il rilancio dell'economia e riducendo di molto la crescita del Pil, sia stata inserita proprio in questo decreto». «È facile prevedere - aggiungono i tecnici - come questa ulteriore modifica aumenterà l'incertezza e la confusione tra gli operatori del settore e tra i cittadini beneficiari, col risultato di ridurne fortemente la portata. Il tutto a detrimento del rilancio economico».