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Stretta sulla sicurezza sul lavoro con il Dl Fiscale: stop alle gare per le imprese con il 10% di lavoratori irregolari

Ok del Governo al decreto. Fondi aggiuntivi per 1,3 miliardi alle Ferrovie per anticipare al 30% i lavori del Pnrr

di Mauro Salerno

Sospensione dall'attività produttiva e stop alle gare pubbliche per le imprese che impiegano lavoratori irregolari per una quota superiore al 10 per cento. La novità è l'effetto di una delle misure contenute nella bozza di decreto Fiscale approvato dal Consiglio dei ministri. La stretta - oggi la sospensione delle attività scatta con una percentuale di lavoratori in nero superiore al 20% - è una delle vie scelte dal governo, insieme all'aumento dei controlli e all'inasprimento delle sanzioni - per arginare il fenomeno degli incidenti sul lavoro che negli ultimi mesi è stato molto spesso protagonista delle pagine di cronaca. Chi verrà colto in fallo - novità che riguarda da vicino costruttori , fornitori e imprese di servizi impegnati negli appalti pubblici - subirà anche la segnalazione all'Anac (e al ministero delle Infrastrutture) che farà scattare l'impossibilità di contrattare con la Pa per tutto il periodo di sospensione.

La stretta in materia di sicurezza non si ferma qui. L'articolo del Dl dedicato al tema prevede anche un inasprimento delle sanzioni per chi viene colto sul fatto e non si adegua. Il datore di lavoro che non ottempera al provvedimento di sospensione è punito con l'arresto fino a sei mesi nelle ipotesi di sospensione per le violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e con l'arresto da tre a sei mesi o con l'ammenda da 2.500 a 6.400 euro nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare. A parte il lavoro irregolare, anche per una serie di casi elencati dal decreto il fermo delle attività scatterà subito, superando il richiamo alla recidiva nei cinque anni precedenti. Il provvedimento di sospensione potrà essere revocato tramite la messa in regola dei lavoratori e comunque dell'irregolarità dell'impresa contestata durante l'ispezione, anche pagando una somma aggiuntiva in una serie di ipotesi elencate in un allegato al decreto. L'importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.

La bozza entrata in Consiglio dei ministri assegna all'Inl il coordinamento della vigilanza sulla sicurezza, oggi in capo alle Regioni tramite le Asl. Inoltre il decreto equipara le competenze dell'Ispettorato nazionale (che ora le ha solo su edilizia, trasporti ferroviari e altri settori marginali) a quelle generali delle Asl. In più si rafforzano gli organici dell'Inl che oggi ha 4.500 dipendenti, con 2.100 assunzioni tra ispettori, funzionari e amministrativi (di cui 1.122 per concorsi già avviati).

L'Ispettorato nazionale del lavoro è poi tenuto a presentare, entro il 30 giugno di ogni anno al ministro del Lavoro per la trasmissione al Parlamento, una relazione «analitica sull'attività svolta in materia di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e che dia conto dei risultati conseguiti nei diversi settori produttivi e delle prospettive di sviluppo, programmazione ed efficacia dell'attività di vigilanza nei luoghi di lavoro».

Infrastrutture: 1,3 miliardi alle Ferrovie per accelerare i lavori del Pnrr
In tema di opere pubbliche la bozza di decreto contiene anche un aumento dei fondi a disposizione per le Ferrovie. Le risorse aggiountive ammontano a 1,3 miliardi e dovranno essere utilizzate entro l'anno. Porta Pia sottolinea che «serviranno per erogare alle imprese appaltatrici anticipazioni fino al 30% del valore delle opere, per velocizzare gli interventi sulla rete ferroviaria». L'innalzamento al 30% dell'anticipo del prezzo (che le norme fissano ordinariamente al 20%) è una possibilità non un obbligo per le stazioni appaltanti.

I progetti che saranno interessati dall'aumento della spesa per anticipazioni nel 2021 rientrano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Figurano, tra gli altri, gli appalti ferroviari per la realizzazione delle tratte ad alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania, dell'elettrificazione dille linee nel Sud, del Nodo di Genova e Terzo Valico dei Giovi, dell'alta velocità/alta capacità sulla linea Brescia-Verona-Padova, delle tratte di accesso al tunnel del Brennero e degli interventi tecnologici per l'implementazione del sistema europeo ferroviario Ertms destinato ad aumentare la sicurezza, la velocità e la capacità delle infrastrutture. Ad esclusione di quest'ultimo, gli altri interventi sono anche commissariati.

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