Fisco e contabilità

Sul consolidato relazione entro il 31 gennaio - Le nuove istruzioni della Corte dei conti

A fissare il calendario e le regole per la trasmissione della la relazione-questionario è la Sezione Autonomie

di Anna Guiducci e Patrizia Ruffini

I revisori dei conti dovranno inviare la relazione-questionario sul bilancio consolidato 2019 entro il 31 gennaio 2021. A fissare il calendario e le regole per la trasmissione è la Sezione Autonomie della Corte dei conti con la deliberazione n. 16/2020, riferita alle linee guida per gli organi di revisione economico-finanziaria degli enti territoriali sul bilancio consolidato 2019. I giudici contabili ribadiscono la rilevanza del bilancio consolidato e la sua assoluta centralità nell'ambito dell'armonizzazione contabile, in quanto documento preordinato a dare piena evidenza alla situazione finanziaria, economica e patrimoniale dell'ente e alla complessiva attività svolta. Nella deliberazione i magistrati sottolineano anche come il consolidamento dei conti consenta di superare quel frazionamento dei soggetti erogatori di servizi pubblici che potrebbe rappresentare ostacolo a una piena conoscibilità della situazione finanziaria complessiva che rappresenta condizione imprescindibile per la governabilità dei conti del Paese.

Il termine per l'assolvimento dell'obbligo riferito all'esercizio 2019 è slittato, per effetto della normativa emergenziale (articolo 110 del Dl 34/2020), al 30 novembre 2020. In vista dell'avvicinarsi della scadenza di questo adempimento, che impegna tutti gli enti con più di 5mila abitanti, la Corte dei conti ha revisionato le linee guida approvate lo scorso anno, facendo tesoro dell'esperienza acquisita. Le indicazioni fornite mirano ad assicurare l'uniformità dei comportamenti dei revisori contabili, chiamati a rendere specifico parere, e a fornire agli enti uno strumento di "aiuto" nella gestione delle operazioni propedeutiche al corretto consolidamento delle risultanze contabili dei soggetti inclusi nel Gruppo amministrazione pubblica (cosiddetto Gap).

Il questionario, che sostanzialmente ricalca lo schema di quello precedente, è articolato in 6 sezioni per riprodurre i passaggi di rilievo per l'elaborazione del bilancio consolidato e da note metodologiche esplicative che recano esempi per il corretto inquadramento di alcuni dei quesiti proposti.
La Sezione Prima «Individuazione GAP e Area di consolidamento» è dedicata alla corretta individuazione del Gruppo amministrazione pubblica e del perimetro di consolidamento, secondo le prescritte modalità.
Con la Sezione Seconda, (Comunicazioni e direttive per l'elaborazione del consolidato) si verifica se l'ente territoriale capogruppo ha fornito tutte le indicazioni e le direttive agli organismi inclusi nel perimetro di consolidamento per l'elaborazione dei documenti necessari alla redazione del bilancio consolidato.
La Sezione Terza punta invece l'attenzione sulle «Rettifiche di pre-consolidamento ed elisione delle operazioni infragruppo», in cui rientrano le verifiche sulla corretta attività di omogeneizzazione dei bilanci e di eliminazione delle partite reciproche. Segue la Sezione Quarta dedicata alle «Verifiche dei saldi reciproci tra i componenti del gruppo». I revisori, nell'ambito della circolarizzazione dei crediti e debiti, sono inoltre chiamati a verificare l'avvenuta asseverazione dei saldi reciproci tra ente capogruppo e organismi inclusi nel perimetro.
La Sezione Quinta dedicata alle «Verifiche sul valore delle partecipazioni e del patrimonio netto», tende a rilevare la correttezza nella determinazione del patrimonio del «gruppo amministrazione pubblico».
La Sezione Sesta infine riguarda le «Verifiche sui contenuti minimi della nota integrativa», che deve tenere in opportuna evidenza tutti i fatti contabili e gestionali utili a inquadrare correttamente il contributo economico che l'ente capogruppo fornisce assieme ai suoi organismi consolidati in termini di equilibri di finanza pubblica.

La relazione-questionario sul bilancio consolidato 2019 dovrà essere trasmessa per il tramite del sistema Con.Te. (Contabilità Territoriale), a cui, ora, si accede solo con le proprie credenziali Spid di secondo livello.

Infine, attraverso le linee guida i giudici contabili ricordano ai revisori l'onere che ricade su di loro di verificare che la banca dati sia adeguatamente alimentata dagli enti, segnalando alla competente struttura la necessità di inserire le informazioni mancanti. Inoltre è in capo ai revisori dei conti anche l'onere di verificare la coerenza dei dati presenti in Bdap con quanto risultante dai documenti formalmente approvati. A tal fine, i controllori potranno registrarsi nel sistema Bdap per accedere in visualizzazione a tutti i documenti contabili dell'ente di competenza.

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