Imprese

Sul mercato privato e superbonus pesa la tempesta dei rincari

Questa situazione sta portando difficoltà enormi non solo per le revisioni dei preventivi e dei contratti in corso, ma anche in termini di scarsità di alcuni materiali

immagine non disponibile

di G. Sa.

Non si placa la tempesta dei rincari delle materie prime che ha colpito in particolare il settore delle costruzioni. Le ultime rilevazioni da varie fonti confermano che anche nei mesi estivi è continuato l’aumento dei prezzi, come conferma la tabella messa a punto dall’Ance e pubblicata in basso. Per il tondino in acciaio del cemento armato l’aumento del prezzo fra novembre 2020 e luglio 2021 ha raggiunto addirittura il 243%.

Questa situazione sta portando difficoltà enormi non solo per le revisioni dei preventivi e dei contratti in corso, ma anche in termini di scarsità di alcuni materiali sul mercato.

I ponteggi in acciaio, per esempio, restano in Italia in questo momento un fronte di grandissima criticità, con la difficoltà a reperirli sul mercato. Il boom della domanda per effetto degli incentivi portati da alcuni bonus fiscali - il bonus facciate al 90% più ancora che il Superbonus in questa fase - contribuisce non poco a questa situazione difficile, sommandosi alle difficoltà indotte dai prezzi e dalle restrizioni sui mercati internazionali.

A soffrire di questo stato di cose è oggi soprattutto il settore privato, dopo che il Parlamento ha introdotto nel decreto legge sostegni bis un meccanismo di revisione dei prezzi per le opere pubbliche, nel caso in cui si registrino aumenti dei prezzi superiori all’8%.

I lavori del Superbonus, in particolare, si stanno bloccando perché i preventivi non rispondono più alle condizioni di mercato. Con l’effetto di frenare il superincentivo che è ancora nella fase di decollo.

Per il momento dal governo non arrivano segnali di attenzione a questo tema, mentre in Parlamento tutti i gruppi stanno segnalando la necessità di una disciplina di revisione prezzi o di adeguamento die preventivi allargata anche al settore privato. Al Senato sono stati presentati otto ordini del giorno in questo senso, con in prima linea il Pd (Margiotta), Forza Italia (Nastri) e Fratelli d’Italia (Gallone).

Anche la commissione Territorio e Ambiente del Senato ha approvato a larghissima maggioranza un parere sul Dl sostegni bis che ritiene «opportuno prevedere idonee misure di compensazione, a fronte del forte rincaro del costo dei materiali e delle materie prime, volte a sostenere e tutelare anche il settore privato delle costruzioni, analogamente a quanto previsto nel provvedimento in titolo per il settore dei lavori pubblici».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©