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Sulla A24-A25 parte la messa in sicurezza sismica: demolizione e ricostruzione di 15 viadotti per 353 milioni

Tre gare con procedura ristretta per intervenire sulle opere più ammalorate. Appalti «super integrati» (fattibilità, progetto esecutivo e realizzazione). Obbligo di fine lavori entro giugno 2025

di Massimo Frontera

Parte la messa in sicurezza dell'Autostrada A24-A25. Superata la fase più acuta del contenzioso che ha visto contrapposto l'ex gestore Strada dei Parchi Spa (che contestava la sistematica bocciatura delle proposte di adeguamento del Pef) e lo Stato (che invece contestava all'ex gestore una mala gestio del bene concesso) si sono create le condizioni per l'avvio, da parte del commissario di governo Marco Corsini, delle gare per intervenire sulla parte maggiormente bisognosa di una profonda opera di risanamento e messa in sicurezza. L'infrastruttura - che dopo il terremoto dell'Aquila del 2009 è stata classificata opera strategica - ha infatti un urgente bisogno di interventi di consolidamento strutturale. I tre bandi pubblicati in questi giorni dal commissario di governo individuano i primi 15 viadotti sui quali operare il consolidamento sismico delle strutture portanti, se del caso, anche mediante integrale demolizione e ricostruzione. Si tratta dei viadotti Rosciano, Santa Maria D'Arabona, Tornimparte, Piletta, Fuggetto e Le Monache (stralcio I); Celano, Cerchio, Collarmele e Della Valle (stralcio II); Della Foce, Acquaviva, Capo Croce, Valle dei Fiori e Castellucci (stralcio III).

Tutti e tre i bandi sono appalti integrati mandati in gara con procedura ristretta. Si tratta di appalti, "super integrati", per così dire, che vanno in gara senza neanche un livello minimo di progettazione. Agli appaltatori si richiede l'elaborazione sia della progettazione di fattibilità tecnico-economica sia della progettazione esecutiva (in Bim), oltre al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e all'esecuzione «di interventi di adeguamento strutturale per la messa in sicurezza sismica» delle opere. Il bando spiega che le opere richieste consistono principalmente in «interventi strutturali di messa in sicurezza sismica delle opere d'arte; adeguamento della piattaforma stradale sull'opera d'arte e nei tratti di transizione che precedono e seguono l'opera d'arte; interventi idraulici per la gestione delle acque di piattaforma e dei tratti transizione che precedono e seguono l'opera d'arte; risoluzione delle interferenze; realizzazione di opere d'arte minori (muri, tombini, canali,ecc.) necessarie per garantire la corretta funzionalità dell'opera nella nuova configurazione». Il disciplinare di gara aggiunge che «gli interventi di adeguamento sismico prevedono la demolizione e la ricostruzione degli impalcati e delle spalle di tutti i viadotti. Le sottostrutture, pile e fondazioni, sono oggetto di adeguamento strutturale o totale rifacimento».

La provenienza delle risorse, che arrivano dal Piano complementare, impone la conclusione dei lavori entro il giugno 2025. Il valore stimato per il primo stralcio è di 59,1 milioni di euro (di cui 49,8 per lavori, 4,7 per servizi di progettazione (incluso il coordinamento in fase di progettazione) e 4,6 milioni per oneri di sicurezza. Il valore stimato per il secondo stralcio è di 143,9 milioni di euro (di cui 123,1 per lavori, 9 per servizi di progettazione (incluso il coordinamento in fase di progettazione) e 11,8 per oneri di sicurezza. Il valore stimato per il terzo stralcio è di 149,9 milioni di euro (di cui 128 per lavori, 9,6 per servizi di progettazione (incluso il coordinamento in fase di progettazione) e 12,3 per oneri di sicurezza. In tutti e tre i casi alle imprese esecutrici è richiesto il possesso della categoria generale OG3 (prevalente), oltre alle seguenti qualifiche specialistiche OS21, OS11, OS1, OS12A, OS23, OS8 e OS20B. Per candidarsi alle gare c'è tempo fino al 31 gennaio prossimo. Il bando informa che «la data stimata di spedizione dell'invito è entro il primo trimestre del 2023». Aggiudicazione in base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa premiando l'elemento economico con massimo 30 punti su 100 e l'elemento tecnico con massimo 70 punti su 100. «L'ulteriore suddivisione in sub elementi e sub pesi - informa il bando - sarà contenuta nella lettera di invito».

Stralcio I (viadotti: Rosciano, Santa Maria D'Arabona, Tornimparte, Piletta, Fuggetto, Le Monache - valore stimato: 59,1 milioni) - Il bando - Il disciplinare - I documenti di gara

Stralcio II (viadotti: Celano, Cerchio, Collarmele, Della Valle - valore stimato: 143,9 milioni) - Il bando - Il disciplinare - I documenti di gara

Stralcio III (viadotti: Della Foce, Acquaviva, Capo Croce, Valle dei Fiori, Castellucci - valore stimato: 149,9 milioni) - Il bando - Il disciplinare - I documenti di gara

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