Sulla Nadef il Parlamento spinge la proroga del 110% e gli altri bonus edilizi
Nella bozza di risoluzione si chiede al governo di valutare la possibilità di far rientrare nel raggio d’azione tutte le tipologie di edifici, compresi quelli del settore alberghiero ed extra-alberghiero e turistico-ricettivo
La proroga fino al 2023 del superbonus del 110% da estendere a tutte le strutture ricettive. Il rafforzamento della dote finanziaria per il sistema sanitario nazionale. Il rapido varo della riforma degli ammortizzatori sociali. La razionalizzazione del sistema fiscale, da modellare su criteri di equità, magari non prima di aver prorogato i termini di notifica delle cartelle esattoriali legate al periodo della pandemia e aver aperto la strada alla rottamazione quater. Sono oltre una decina le priorità indicate dalla maggioranza nella bozza di risoluzione alla Nadef che sarà messa al voto oggi dalle Camere. Voto che ieri la Conferenza dei capigruppo del Senato ha deciso di far slittare a questo pomeriggio. I partiti hanno lavorato per tutta la giornata di ieri, con la possibilità di un supplemento di istruttoria questa mattina, per trovare la quadratura del cerchio sul testo definitivo, che potrebbe contenere qualche inserimento dell’ultima ora e, magari, anche alcune esclusioni. Sui temi cartelle e rottamazione, ad esempio, le forze politiche non sono apparse allineate.
Una difficoltà di “sintesi” non certo nuova ma dovuta anche alla peculiarità della risoluzione parlamentare sulla Nota di aggiornamento al Def, che è l’ultimo strumento parlamentare a disposizione delle forze politiche per provare a esercitare una pressione sul governo in vista della composizione della legge di bilancio attesa a metà mese. Uno dei capitoli su cui la spinta della maggioranza appare più forte è quello del prolungamento del superbonus del 110%. Nella bozza di risoluzione, al centro della mediazione tra i partiti, si chiede al governo di valutare la possibilità di far rientrare nel raggio d’azione di questa misura tutte le tipologie di edifici, compresi quelli del settore alberghiero ed extra-alberghiero e turistico-ricettivo. Da capire se arriverà una richiesta esplicita per prolungare anche tutti i bonus edilizi (dalle agevolazioni per le ristrutturazioni a quelle per le facciate), come per altro indicato nel parere sulla Nadef espresso ieri dalla commissione Industria di Palazzo Madama, anche per il forcing dei Cinque stelle.
Al centro della risoluzione di maggioranza ci saranno anche l’attuazione della riforma fiscale e il concepimento di quella sugli ammortizzatori sociali. Il Pd punta anche sul tema delle risorse umane. Il governo dovrebbe poi essere impegnato a proseguire nell’azione di contrasto al cosiddetto ”caro-energia”. Potrebbe inoltre essere rimarcata la necessità di ridurre progressivamente i sussidi ambientalmente dannosi, così come quella di approvare celermente le norme sulla concorrenza e di ridurre i tempi di pagamento della Pa. Nella griglia abbozzata ieri viene segnalata anche l’importanza di innovare la pubblica amministrazione e non manca una voce “giustizia”.
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di Flavia Landolfi