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Superbonus: Ance, piattaforma crediti bloccata, serve una proroga di sei mesi per i cantieri aperti

L'associazione ascoltata alla Camera: crediti incagliati a quota 30 miliardi

di M.Fr.

L'ammontare dei crediti edilizi incagliati è salito dai 19 miliardi stimati dall'Agenzia delle Entrate quattro mesi fa a 30 miliardi di oggi mentre «stenta a decollare la soluzione di piattaforma proposta due mesi fa a Governo e Parlamento». Lo ha denunciato l'Ance, una cui delegazione guidata dal vicepresidente Stefano Betti, è stata ascoltata oggi dalla Commissione Ambiente della Camera nell'ambito di una indagine sull'impatto dei crediti edilizi. L'Ance ha chiesto pertanto che «nell'immediato, il Parlamento vari una proroga di almeno 6 mesi delle operazioni di 110% in corso, in modo da dare il tempo agli operatori di concludere gli interventi iniziati». L'Ance ha inoltre stimato che ogni «miliardo di credito incagliato è in grado di provocare il blocco di circa 6.000 interventi (tra unifamiliari e condomini), con ricadute negative sia in termini di imprese che di occupazione». Più in generale, l'associazione ha sottolineato che il superbonus ha riscosso un «successo senza precedenti nella domanda da parte delle famiglie: sono stati realizzati poco meno di 100mila interventi nel 2021 e 260mila nel 2022» mentre precedentemente al superbonus «gli interventi su interi edifici ammontavano a numeri insignificanti: 3mila in media di anno, tra il 2018 e il 2020». «Non può quindi corrispondere al vero - ha affermato l'associazione - quanto si legge al riguardo che metà degli interventi del Superbonus si sarebbero fatti anche in assenza dello strumento».

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