Imprese

Superbonus, Brancaccio: 13 miliardi incagliati, sblocco o rischio per tutta la filiera

La presidente dell'Ance ribadisce il rischio boomerang per il blocco dei crediti: può saltare l'intera filiera di imprese, professionisti e produttori di materiali

di M.Fr.

Dopo l'allarme lanciato nei scorsi giorni, ancora senza numeri definiti, la presidente dell'Ance, Federica Brancaccio, inizia a precisare i contorni del rischio "boomerang" del superbonus edilizio del 110%. I miliardi incagliati sono almeno 13 mentre per le imprese a rischio Brancaccio riporta una stima che indica circa 30mila operatori. I numeri sono riportati in una intervista alla presidente dell'Ance rilasciata al quotidiano La Stampa.

Ovviamente il fenomeno è quello innescato dal blocco all'acquisto dei crediti fiscali, diventati da un giorno all'altro valuta fuori corso. «Le nostre imprese hanno i cassetti fiscali pieni di crediti di imposta che non riescono a monetizzare dopo che a novembre sono cambiate le regole. Le banche, e ancora prima le piattaforme di Cassa depositi e prestiti e poste, hanno chiuso l'acquisto dei crediti. O li sblocchiamo o si rischia una tempesta perfetta di fallimenti, disoccupazione, contenziosi con i condomini».

Sul potenziale perimetro delle ricadute negative, la presidente dell'Ance è ancora prudente sui numeri, ma cita una stima (non di Ance) di 30mila imprese esposte. «Sappiamo che ci sono 27 miliardi contrattualizzati, di cui almeno 13 possono essere critici per la liquidità», afferma. Brancaccio insiste inoltre sul rischio sistemico dovuto al perdurare del blocco presso gli istituti di credito. «La chiusura da parte delle banche - dice - è una mina che rischia di far saltare tutto il sistema, una filiera fatta non solo di costruttori ma di produttori di materiali, professionisti, servizi». «Siamo disposti sederci intorno a un tavolo e a discutere», conclude.

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