Urbanistica

Superbonus, verso correzione allo stop della cessione crediti già nel prossimo Consiglio dei ministri

Prende corpo l'ipotesi di un nuovo decreto legge. Salvini e Patuanelli: revisione all'ordine del giorno del prossimo Cdm

di Mauro Salerno

Slitta di qualche giorno, rispetto alle ipotesi circolate ieri, ma resta confermata l'intenzione del governo di allentare subito con un nuovo decreto il giro di vite sulla cessione dei crediti che ha messo in crisi il meccanismo del Superbonus 110 per cento. Fonti di Palazzo Chigi ieri avevano accreditato la possibilità che il decreto potesse essere varato giù questo fine settimana. Ora l'ipotesi più probabile è che la questione venga trattata in un Consiglio dei ministri in programma per la prossima settimana. Anche perché il governop sta lavorando anche una norma d'urgenza per sterilizzare gli effetti del caro-energia. I due provvedimenti dovrebbero essere varati dal Cdm la prossima settimana, e potrebbero anche far parte di un unico decreto, ma i dettagli sono ancora da definire.

La notizia, circolata ieri negli ambienti di Palazzo Chigi è stata confermata anche dal leader della Lega Matteo Salvini. «Nel prossimo Cdm - ha detto Salvini intervistato da Radio Libertà - ci sarà all'ordine del giorno una revisione della cessione del credito che sta bloccando il settore edilizio. Bisogna bloccare le truffe e i furbetti ma evitando di lasciare in sospeso le famiglie e i condomini che hanno già iniziato i lavori».

Anche dal ministro delle Politiche agricole in quota M5S Stefano Patuanelli è arrivata la stessa indicazione. «Le modifiche degli ultimi due decreti al meccanismo della cessione dei crediti che maturano a seguito degli interventi edilizi, predisposte con il nobile obiettivo di evitare le truffe, di fatto hanno bloccato completamente migliaia di interventi, rischiando di far fallire le imprese oneste e di danneggiare migliaia di famiglie - ha scritto in un post il ministro -. Come Governo dobbiamo prenderne atto e intervenire immediatamente con un decreto correttivo e con un prolungamento della misura del Superbonus 110% per le monofamiliari, visti i due mesi di stop subiti. Porterò questo tema nel prossimo Cdm».

Il paletto che impedisce di cedere i crediti più di una volta è stato inserito dal Dl Sostegni-ter (Dl 4/2022) all'esame del Senato. Dopo le proteste delle imprese, arrivate in particolare (ma non solo) dai costruttori dell'Ance, in Parlamento si è già creato un ampio schieramento (M5S, Fi, Lega) favorevole alla correzione del giro di vite imposto dal governo. Ora però sembra prendere quota l'ipotesi di un intervento immediato, tramite un nuovo decreto legge da far entrare in vigore subito, senza dunque aspettare i 60 giorni per la conversione in legge del Dl Sostegni-ter modificato, in modo da permettere subito lo sblocco degli interventi incagliati.

Superbonus:si valutano più cessioni ma tra istituti vigilati
Per evitare che i cantieri si blocchino e per salvaguardare allo stesso tempo lo spirito della norma anti-truffe inserita nel Dl Sostegni-ter, l'esecutivo lavora in particolare a correttivi mirati sul Superbonus che renderanno di nuovo possibile cedere i crediti più volte, ma solo a determinate condizioni. Secondo quanto si apprende in queste ore, si ragiona della possibilità di togliere limiti alle cessioni di crediti tra istituti vigilati dalla Banca d'Italia, e all'interno di entità appartenenti ad uno stesso gruppo.

Intanto, una delegazione di imprese dell'edilizia accompagnata dall'ex ministro Riccardo Fraccaro, tra i principali promotori dell'introduzione del Superbonus con il decreto Rilancio del maggio 2020, e gli onorevoli Alessio Villarosa e Maurizio Gasparri, è stata ricevuta dal ministro dell'economia Franco in via XX Settembre. Sul tavolo proprio la richiesta di modifica all'articolo 28 del decreto Sostegni ter sul blocco della cessione del credito.

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