Urbanistica

Superbonus, Orsini (Confindustria): «L'impianto dei bonus edilizi non è in discussione»

Il vicepresidente: «Ho personalmente ricevuto rassicurazioni su questo»

di R.R.

L'impianto delle agevolazioni edilizie «non è in discussione». Lo ha detto ieri il vice presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, responsabile per il credito, il fisco e la finanza, nel corso di un webinar organizzato da Unisubria. «È evidente a tutti – ha affermato – che il tema dei bonus edilizi continui ad essere un nervo scoperto del dibattito politico, e non solo. D'altro canto – ha aggiunto Orsini – si tratta di misure che hanno subito, negli ultimi mesi, continui rimaneggiamenti, per contemperare l'esigenza di frenarne alcune distorsioni con quella di mantenere strumenti di incentivo che stanno rappresentando un volano per l'economia del Paese e che rivestono un ruolo cruciale nell'attuazione del Pnrr. Ma, al netto del dialogo costante con il Governo e del confronto sulle criticità a cui siamo sempre disponibili, vale la pena, oggi, ribadire che l'impianto delle agevolazioni, come definito dall'ultima legge di Bilancio, non è in discussione: il Piano è confermato e continuerà a funzionare secondo i tempi previsti e le modalità di decalage stabilite. Ho personalmente ricevuto rassicurazioni su questo e, d'altro canto, non sarebbe accettabile un radicale ripensamento in corso d'opera».

Orsini, in un altro passaggio del suo intervento, ha sottolineato l'esigenza di un'incentivazione fiscale per gli immobili industriali. «La triste attualità degli ultimi mesi ci impone l'adozione di un piano di revisione delle modalità di reperimento di energia, potenziando il ricorso alle fonti rinnovabili. In questo scenario, le agevolazioni fiscali finora messe in campo (riqualificazione energetica e superbonus 110%) rappresentano un valido strumento, oltre che per la ripresa economica, per un significativo sostegno alle politiche ambientali e di transizione energetica, in coerenza con le direttive tracciate dal Green Deal europeo. Finora questo piano – ha aggiunto il vicepresidente di Confindustria – ha esplicato le sue maggiori potenzialità con riferimento agli immobili residenziali, ma è ora di coinvolgere in maniera più significativa anche gli immobili industriali, per esempio mediante una incentivazione fiscale, più congrua di quelle esistenti, dell'installazione di impianti fotovoltaici; siamo aperti al confronto su queste misure, al fine di ridurre in maniera incisiva l'arco temporale di rientro degli investimenti effettuati, sia in caso di autoconsumo, sia nell'ipotesi di immissione dell'energia prodotta in rete».

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