Urbanistica

Superbonus fino a giugno 2023 con «ricarica » di 4,8 miliardi

Un miliardo al nodo Av di Vicenza. Un miliardo per ponti, viadotti e tunnel della A24-A25. All'Erp 2 mld

di Massimo Frontera

(Articolo aggiornato il 13 maggio)
Arriva l'ufficialità sul potenziamento del Superbonus. Potenziamento parziale e non ancora corrispondente alle richieste e aspettative della vasta platea di operatori. Il Dl sul fondo complementare - che inizia in Senato l'iter per la conversione in legge - scopre ufficialmente le carte sugli oltre 30,6 miliardi di euro di fondi nazionali complementari al maxi Piano nazionale di ripresa e resilienza. Oltre allo stanziamento di fondi in vari capitoli paralleli a quelli del Pnrr, il Dl varato dal consiglio dei ministri lo scorso 6 maggio e pubblicato sulla Gazzetta del giorno successivo, declina il potenziamento del Superbonus nei principali campi applicativi, quello privato dei normali condomini e quello pubblico del patrimonio Iacp.

Le nuove scadenze e i fondi aggiuntivi
Per i condomini privati la scadenza del 30 dicembre 2022 diventa "secca", non più vincolata all'avanzamento lavori (del 60%). Per i condomini di comuni e Iacp vengono concessi sei mesi in più alla scadenza "sdoppiata": il termine dell'agevolazione viene fissato al 30 giugno 2023, ma se in quella data i lavori sono arrivati al 60% l'agevolazione viene prorogata al 31 dicembre 2023. Per le villette il termine è al dicembre del 2022, ma solo se i lavori sono arrivati al 60% entro il 30 giugno precedente. La dotazione finanziaria aggiuntiva è pari a oltre 4,56 miliardi di euro, sull'arco di quattro anni (910 milioni di euro per l'anno 2023, 829,9 milioni di euro per l'anno 2024, 1.439,9 milioni di euro per l'anno 2025 e 1.383,81 milioni di euro per l'anno 2026). Considerando però che il decreto rimodula in aumento anche le risorse del Pnrr, la dotazione aggiuntiva complessiva - su un orizzonte temporale allargato al 2021-2034risulta di quasi 4,8 miliardi (5,7 milioni di euro per l'anno 2021, 27,8 7 milioni di euro per l'anno 2022, 1.019,3 milioni di euro per l'anno 2023, 829,90 milioni di euro per l'anno 2024, 1.439,90 milioni di euro per l'anno 2025, 1.383,81 milioni di euro per l'anno 2026, 70,9 milioni di euro per l'anno 2027, 6,4 milioni di euro 2028, 10,10 milioni di euro per l'anno 2033 e 3,40 milioni di euro per l'anno 2034.

Alta Velocità, quasi un miliardo al nodo di Vicenza
Per l'Alta velocità al nord Italia arrivano altre risorse. Per il nodo di attraversamento di Vicenza, nell'ambito dell'Alta velocità Verona Padova (secondo lotto costruttivo del secondo lotto funzionale) arrivano 925 milioni di euro (spalmati su sette anni). Si tratta di realizzare un nuovo tracciato di 6,2 km in superficie, oltre il rifacimento di circa 2,7 km di linea storica. Il progetto include anche interventi di ridisegno paesaggistico e urbanistico della stazione ferroviaria di Vicenza Viale Roma, la realizzazione della nuova fermata "Vicenza Fiera" e altre opere per il riassetto della viabilità e dei trasporti, funzionali a garantire un accesso rapido alla stazione di Viale Roma da Ovest e da Est. Con uno stanziamento di 25 milioni di euro il Dl consente anche a Rfi di avviare la progettazione definitiva del terzo lotto funzionale della medesima tratta, che prevede un nuovo tracciato di 26 km e il rifacimento di circa 9,8 km di linea storica. Risorse anche per l'Alta velocità al Sud, con l'autorizzazione di una spesa di 9,4 miliardi di euro - in 10 anni - per la Salerno-Reggio Calabria e 1,2 miliardi per il completamento della nuova "galleria Santomarco" che consente il potenziamento dell'itinerario merci Gioia Tauro-Paola-Taranto-Bari.

Strade, autostrade e edilizia pubblica
Il decreto legge stanzia per la dorsale autostradale gestita da Strada dei parchi Spa un miliardo di euro tondo per l'«implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel (A24-A25)». Le risorse sono distribuite sul periodo 2021-2026: 150 milioni di euro per ciascun anno del biennio 2021-2022, 90 milioni di euro per l'anno 2023, 337 milioni di euro per l'anno 2024, 223 milioni di euro per l'anno 2025 e 50 milioni di euro per l'anno 2026. Analogamente ad Anas vengono concessi 450 milioni per lo stesso scopo, cioè sistemi dinamici di controllo remoto delle opere d'arte sulla rete nazionale. Anche in questo caso le risorse sono stanziate su più anni: 25 milioni di euro per l'anno 2021, 50 milioni di euro per l'anno 2022, 100 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2023-2025 e 75 milioni di euro per l'anno 2026. I finanziamenti fanno parte di un cospicuo capitolo di risorse (9,76 miliardi) da assegnare al ministero delle Infrastrutture per varie linee di azione. Tra queste c'è anche un programma per la riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica che vale 2 miliardi (200 milioni di euro per l'anno 2021, 400 milioni di euro per l'anno 2022 e 350 milioni di euro per ciascun anno del quadriennio 2023-2026).

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