Urbanistica

Superbonus, rischi reali per l'amministratore di condominio che è responsabile dei lavori

La nomina è l’unico modo per detrarre la parcella nell’ambito dello sgravio del 110%

di Giulio Benedetti

Molte assemblee condominiali chiedono agli amministratori di assumere l'incarico di responsabile dei lavori, per usufruire del super bonus del 110%, per ottenere la detraibilità del suo compenso per inserirlo nei costi totali. Gli amministratori sono tentati di assumere l'incarico, per ottenere il compenso, ma tale scelta non è priva del rischio di pesanti responsabilità civili e penali. Il responsabile dei lavori (articolo 89 del Dlgs 81/2008) è il soggetto incaricato dal committente della progettazione o del controllo dell'esecuzione e coincide con il progettista per la fase di progettazione dell'opera e con il direttore dei lavori per la fase dell'esecuzione dell'opera.

Gli obblighi
Il responsabile dei lavori (articolo 90) deve attenersi ai princìpi e alle misure generali di tutela dell'articolo 15, tra cui rientra la valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza, l'eliminazione o la riduzione dei rischi, la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso, la formazione e l'informazione adeguate dei lavoratori. Il committente e il responsabile dei lavori devono valutare la durata dei lavori nel progetto, il piano di sicurezza e di coordinamento ed il fascicolo contenente le informazioni utili al fine della prevenzione e della protezione dai rischi a cui sono esposti i lavoratori (articolo 91) e l'idoneità tecnica e professionale dell'impresa esecutrice dai lavori , devono chiedere il Durc all'impresa esecutrice e devono trasmettere alle amministrazioni competenti la notifica dell'inizio e della fine dei lavori. Il responsabile dei lavori, nel caso di un cantiere in cui è prevista la presenza di più imprese, contestualmente all'affidamento dei lavori, designa il coordinatore per la progettazione e il coordinatore per l'esecuzione.

La Cassazione
Occorre notare che i lavori per ottenere il superbonus sono complessi e riguardano l'attività di più imprese, per i cui lavori i due coordinatori, al fine di evitare il rischio di interferenza, devono indicare le singole fasi di lavori e la loro successione, secondo un preciso cronoprogramma. La Corte di Cassazione (sentenza 4490/2021) ha rigettato il ricorso (condannandolo al pagamento delle spese processuali e della spese di lite delle parti civili) di un datore di lavoro avverso una sentenza che lo aveva condannato per il reato di lesioni colpose in danno di un lavoratore La sentenza affermava la sua responsabilità, poiché aveva adibito il dipendente, all'interno di un edificio, allo smantellamento ed al ripristino di un impianto idraulico e di condizionamento, senza averlo formato sui rischi dell'attività e senza realizzare il piano operativo di sicurezza, contenente la valutazione dei rischi.Il lavoratore, nel corso della sua attività, aveva riportato gravi lesioni e un'invalidità permanente del 75%. La Corte di Cassazione, nel respingere il ricorso, ha sostenuto la genericità del piano di sicurezza che non disciplinava le procedure. Il giudice di legittimità sosteneva il principio per cui il datore di lavoro, proprio perché non aveva formato il lavoratore, rispondeva penalmente del suo infortunio, cagionato dalla sua condotta imprudente, originata dalla sua inesistente formazione, frutto dell'inadempiente attività formativa del datore di lavoro.

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