Urbanistica

Superbonus, la Sardegna acquista i crediti incagliati delle imprese

L'emendamento alla Finanziaria regionale prevede che le somme acquisite siano poi portate a compensazione

di Davide Madeddu

In arrivo, in Sardegna, il provvedimento che sblocca i crediti di imposta bloccati legati al superbonus. La novità, che per numerose imprese e committenti suona come una vera e propria boccata d'ossigeno, arriva da un emendamento all'articolo 10 della Finanziaria regionale. Nello specifico si tratta di un provvedimento con cui si sbloccano i crediti di imposta che gravano sulle imprese per effetto degli ostacoli burocratici del Superbonus 110%.

Il testo inserito dall'esecutivo prevede che la Regione acquisti i crediti dalle banche, che poi saranno portati a compensazione dallo stesso sistema Regione. Il provvedimento prevede poi un sistema e programma di "garanzie e contro-garanzie" in grado di favorire la la negoziazione dei crediti tra soggetti privati «nei limiti consentiti dalle norme e dalle circolari dell'Agenzia delle Entrate». Il provvedimento non prevede alcun impegno finanziario perché «il programma di acquisti dovrà essere impostato in modo da garantire la più celere compensazione».

La norma arriva dopo una serie di appelli e richieste e uno studio effettuato con l'Ance Sardegna per fare risposte alle numerose richieste partite sia dai cittadini sia dalle imprese. Una soluzione a un problema che rischiava di mettere in ginocchio le imprese edili impedendo, tra l'altro, il completamento degli interventi di effcientamento nelle abitazioni. E, come sottolineato dai rappresentanti dell'Ance, una buona notizia per le imprese «cariche di crediti fiscali che finora non potevano essere utilizzati, per esempio, per pagare dipendenti e fornitori».

I giorni scorsi, durante le fasi di presentazione e votazione della Finanziaria Regionale era stata anche proposta la costituzione del Super bonus regionale con l'istituzione di una piattaforma informatica per monitorare i crediti fiscali. Proposta poi accantonata per fare spazio al provvedimento che, con il varo della Finanziaria da 10 miliardi, diventa esecutivo.

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