Urbanistica

Superbonus, in vigore dal 5 agosto lo schema unico della Cila

Approvato oggi dalla conferenza unificata. Brunetta: in vigore sull'intero territorio nazionale

di M.Fr.

La Conferenza unificata ha approvato oggi (dopo un rinvio di alcuni giorni) lo schema unico per la Cila da utilizzare per gli interventi finanziati con il Superbonus. Lo comunica il ministero della Pubblica amministrazione in una nota. «Oggi stesso - informa il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta - pubblichiamo il documento sul sito della Funzione pubblica. Da domani sarà operativo. È la prova del nuovo corso impresso dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: fare presto, bene e insieme. Per facilitare la vita ai cittadini e alle imprese. Per la crescita e lo sviluppo del Paese». Il modulo, ricorda il ministro «riduce drasticamente gli adempimenti per accedere al superbonus 110%».

Lo schema unico di asseverazione certificata
Il modulo per la Cila-superbonus - spiega il ministero della Pubblica amministrazione - contiene solo le informazioni essenziali: vanno indicati gli estremi del permesso di costruire o del provvedimento che ha legittimato l'immobile (come la data di rilascio), ma per gli edifici la cui costruzione è stata completata prima del 1° settembre 1967 è sufficiente una dichiarazione. Non è più necessaria l'attestazione di stato legittimo, particolarmente complessa e onerosa, ma è sufficiente la dichiarazione del progettista di conformità dell'intervento da realizzare. Anche la documentazione progettuale da allegare è improntata alla massima semplificazione, anche perché le necessarie asseverazioni da parte del tecnico sono già trasmesse all'Enea. L'elaborato progettuale da presentare consiste nella descrizione, in forma sintetica, dell'intervento da realizzare. Eventuali elaborati grafici saranno presentati soltanto se indispensabili a una più chiara e compiuta descrizione. Per gli interventi in edilizia libera, basterà una semplicissima descrizione dell'intervento nel modulo. Per facilitare la compilazione, è inclusa una tabella riepilogativa degli allegati al modulo, che illustra anche i casi in cui si rendono necessari.

Risparmi di tempi e costi
Oltre al rispermio di tempo, dovuto all'eliminazione delle lunghe attese per l'accesso agli archivi edilizi («3 mesi in media per ogni immobile oggetto di verifica»), il ministero della Pubblica amministrazione evidenzia anche risparmi economici, stimando che «soltanto l'eliminazione dell'attestazione di stato legittimo comporta un risparmio di spesa di almeno 110 milioni di euro».

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