Fisco e contabilità

Termine del 31 gennaio per il caro materiali 2023 e 2022, la rigenerazione urbana va al secondo semestre

I solleciti del Viminale sul fitto calendario di attività per il Fondo Opere Indifferibili

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

La preassegnazione del 10 per cento per il caro materiali, da confermare entro fine gennaio, riguarda esclusivamente le opere per le quali è previsto l'avvio delle procedure di gara nel primo semestre 2023. Le opere per la Rigenerazione Urbana (Misura M5C2I2.1) potranno accedere al Fondo Opere Indifferibili esclusivamente nel secondo semestre. Entro il 31 gennaio, inoltre, gli enti dovranno concludere su Regis le verifiche ex post, ai fini dell'assegnazione definitiva delle risorse 2022, per le gare avviate dal 18 maggio al 31 dicembre, pena la perdita della preassegnazione. Con due comunicati del 26 gennaio 2023 il Dipartimento degli affari interni e territoriali del ministero dell'Interno interviene a rammentare e sollecitare il fitto calendario di attività da concludere in questi giorni sui progetti Pnrr.

La prima nota ricorda agli enti locali che ritengono sufficiente la preassegnazione del 10 per cento e che andranno a gara dal 1° gennaio al 30 giugno 2023, di confermare la preassegnazione accedendo al sistema ReGiS - "Procedura di accesso al fondo 2023". La piattaforma permette di visualizzare i Cup per i quali è prevista la preassegnazione. In caso di mancata conferma, che equivale a rinuncia, l'amministrazione locale potrà comunque accedere alla procedura ordinaria di cui ai commi 375 e seguenti dell'articolo 1 della legge 197/2022.

Per l'accesso sono necessari 2 requisiti: l'avvio delle procedure di affidamento dei lavori entro il primo semestre 2023 e la necessità che il fabbisogno finanziario derivi esclusivamente dall'aggiornamento dei prezzari, aggiornati in relazione all'aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici relativi ai soli appalti di lavori.

Per le opere che andranno a gara nel secondo semestre gli enti dovranno seguire la medesima procedura di convalida, a seguito della chiusura del primo semestre 2023. Con un successivo comunicato il Viminale fornirà ai Soggetti Attuatori indicazioni sulla procedura da seguire sul sistema ReGiS e le tempistiche per adempiere.

Tra i CUP pubblicati non sono ricompresi, invece, quelli per la Rigenerazione Urbana, finanziati con Decreto del 4 aprile 2022, relativi alla Misura M5C2I2.1, per i quali gli Enti potranno accedere alle risorse del Fondo Opere Indifferibili esclusivamente nel secondo semestre 2023 (articolo 1, comma 375, lettera e), legge 197/2022). Sempre per questa misura il Ministero rammenta anche che, al fine di assicurare il rispetto degli obiettivi intermedi e finali del Piano, il soggetto attuatore è tenuto a stipulare il contratto di affidamento dei lavori entro il 30 luglio 2023.

Il secondo comunicato è rivolto alle procedure per la conferma definitiva dei contributi per il caro materiali attribuite con modalità semplificata per le opere appaltate nel periodo 18 maggio - 31 dicembre 2022.

Ai fini dell'assegnazione definitiva delle risorse a valere sul fondo 2022 è necessario che gli enti provvedano a compilare e inviare sul sistema Regis il modulo di verifica dei dati di gara.

Nello specifico, l'ente locale attuatore deve inserire sul sistema le informazioni relative all'avvio della gara, al fabbisogno finanziario derivante dall'applicazione dei prezzari aggiornati, alle disponibilità derivanti dall'applicazione dell'articolo 26, comma 6, del Dl 50/2022 (Circolare RgS n. 37/2022 al punto 2). Segue la generazione del modello di verifica ex post, accedendo alla tile di Regis «Articolo 7 e 29», cliccando sulla tile «Domanda di rimodulazione –Soggetto Attuatore», per trasmettere i dati gara, sia dei progetti su cui è stata approvata la domanda di rimodulazione, sia dei progetti che non hanno subito rimodulazione con Cig perfezionato.

Poiché al momento risultano numerose opere per le quali non risulta conclusa la procedura, il Viminale sollecita gli enti locali a completare la fase su Regis, trasmettendo il modello richiesto entro e non oltre il 31 gennaio 2023. Il mancato invio del modulo comporterà la perdita della pre-assegnazione attribuita.

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