Urbanistica

Testo unico edilizia, Salvini: entro metà luglio confronto con i professionisti

Bonus edilizi, gli architetti: nel 2021 redditi aumentati del 30%. Per il 2022 Inarcassa stima un ulteriore incremento del 6%

di M.Fr.

«Vi invito tra la fine di giugno e la prima metà di luglio al ministero perché stiamo lavorando al testo unico dell'edilizia». Così il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini parlando in videocollegamento alla platea degli architetti di Roma, ma idealmente riferendosi alla complessiva categoria dei professionisti. «Stiamo raccogliendo proposte, suggestioni e riflessioni», ha aggiunto il ministro ribadendo la volontà di avviare un primo confronto, entro la metà di luglio, sulla bozza del testo di riforma dell'attuale Dpr 380. Il ministro, non espressamente sollecitato sull'argomento, ha voluto dare il segnale che il lungo e complesso lavoro avviato da tempo sull'aggiornamento del testo unico edilizia sta arrivando a maturazione. L'incarico di elaborare un testo di riforma sull'edilizia era stato dato dai governi precedenti al Consiglio superiore dei lavori pubblici, anche con l'obiettivo di superare tutta una serie di norme che gli operatori immobiliari segnalavano come fortemente limitative alle iniziative di riqualificazione urbana o immobiliare.

Nel corso dell'incontro organizzato dall'Ordine degli architetti di Roma in occasione dei centro anni della professione è stato ricordato il significativo contributo dati dai bonus edilizi all'economia complessiva, e al settore delle costruzioni in particolare, con un sensibile beneficio anche per i professionisti. In base ai dati forniti da Inarcassa (contenuti nel bilancio consuntivo 2022) nel 2021 il monte redditi e il fatturato degli iscritti è aumentato di oltre il 30% rispetto al 2020. «Più nel dettaglio - spiegano gli architetti - dopo la contrazione del 2020 (-2,6% per il reddito totale e -3,4% per il reddito medio degli iscritti a Inarcassa), causata dalla pandemia, i redditi sono tornati a crescere, evidenziando uno straordinario ed eccezionale aumento del reddito medio». «In particolare, per gli architetti il reddito medio è cresciuto nel 2021 del 36,7% rispetto all'anno precedente, passando da 20.692 a 28.279 euro. Un incremento che ha permesso agli architetti di recuperare le perdite che erano state causate prima dalla crisi finanziaria del 2007-08 e poi da quella dei debiti sovrani del 2012-13. Il reddito medio 2021 delle donne architetto (20.784 euro) è aumentato del 32% rispetto al 2020 mentre quello degli uomini (33.525 euro) di quasi il 40%. Il dato più positivo è stato quello della Calabria, con un +79% per i redditi medi degli architetti ed un balzo da 10.147 a 18.183 euro». Quanto al 2022, Inarcassa stima (in base al bilancio preventivo 2023) un'ulteriore crescita, pari al 6% per il monte redditi e al 4,4% del reddito medio degli iscritti (architetti e ingegneri), che dovrebbe attestarsi sui 32mila euro.

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