Urbanistica

Torino-Lione, entro l'anno in gara tutti i lavori del tunnel base (in Italia e Francia)

In Italia opere per 150 milioni (tra le proteste): nuovo svincolo di Chiomonte sulla Torino-Bardonecchia

di Massimo Frontera

Entro il 2021 Telt, la società pubblica paritetica italo-francese per la realizzazione del tunnel ferroviario Torino-Lione promette di mandare in appalto «tutti i lavori per l'intero tunnel di base in Francia e in Italia», dando un contributo all'occupazione quantificato in 8mila posti di lavori di cui la metà diretti e l'altra metà nell'indotto. Per quanto riguarda l'Italia, spiega Telt, «sono previsti lavori per oltre 150 milioni di euro non solo per le nicchie di interscambio nella galleria della Maddalena, ma anche per gli interventi da parte di Sitaf: la realizzazione del nuovo svincolo di Chiomonte sull'autostrada Torino-Bardonecchia e lo spostamento dell'autoporto di Susa a San Didero. Attualmente, per il tunnel base sono in corso lavori per «un valore totale di oltre 3 miliardi di euro». Per la precisione sono «spesi e impegnati per l'opera 3,2 miliardi», con 30 km scavati sui 162 totali (2 tunnel paralleli, 4 discenderie, già realizzate, e 204 by-pass di sicurezza). Le informazioni sono state diffuse ieri dalla stessa società in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione, che però ha confermato le due figure di vertice: il presidente della società - il francese Hubert du Mesnil - e il direttore, il tecnico italiano Mario Virano.

I nuovi amministratori per l'Italia sono: Oliviero Baccelli, professore dell'Università Bocconi; Roberto Ciciani, rappresentante del ministero dell'Economia e delle Finanze; Speranzina De Matteo, rappresentante del ministero dei Trasporti italiano; Roberto Mannozzi, Direttore Centrale Amministrazione, Bilancio, Fiscale e Controllo del Gruppo Fs Italiane. I nuovi amministratori per la Francia sono: Adrien Bichet, capo dell'ufficio Trasporti della Direzione del bilancio; Bruno Dicianni, vicedirettore dello sviluppo e della gestione delle reti ferroviarie e delle vie navigabili interne della Direzione delle infrastrutture di trasporto, presso la Direzione generale dei trasporti e delle infrastrutture marittime; Vincent Lindsky, ispettore generale delle finanze; Marie-Line Meaux, già ispettrice generale dell'Amministrazione e dello sviluppo sostenibile. La riunione del cda, ha precisato Telt, «garantisce la continuità delle azioni essenziali per il proseguimento del progetto, in particolare i lavori in corso e la preparazione dei contratti relativi allo scavo del tunnel principale, che dovrebbero essere affidati nei prossimi mesi secondo il calendario previsto dal Grant Agreement firmato con l'Unione Europea».

I nuovi lavori
Il 22 febbraio scorso è stata avviata dalla società la terza fase di allargamento del cantiere di Chiomonte, incontrando i proprietari del terreno interessato (circa 10mila mq), molti dei quali aderenti ai movimenti No Tav. L'ampliamento del cantiere è funzionale ai lavori del tunnel di base, il cui scavo dal lato italiano, partirà proprio da Chiomonte, e per realizzare il nuovo svincolo con l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Le procedure di acquisizione andranno avanti fino al 17 marzo. A dicembre scorso invece è iniziata - sempre nel cantiere di Chiomonte - la realizzazione delle 23 nicchie d'interscambio dei mezzi all'interno del tunnel, che porta al punto di intersezione con il futuro tunnel di 57,5 km, tra Italia e Francia.

Le reazioni della popolazione contraria all'opera
La nuova fase di lavori ha riacceso lo scontento tra la popolazione che è contraria all'opera facendo temere nuove azioni di protesta. La prefettura di Torino ha comunicato recentemente che dall'inizio dell'anno ci sono state sette azioni dei No Tav contro il cantiere di Chiomonte, l'ultima delle quali, del 18 febbraio, è stata «connotata da rilevante pericolosità», con lancio di pietre, bulloni, fuochi d'artificio, petardi e bombe carta e il grave danneggiamento di due mezzi, come si legge nell'ordinanza con cui la prefettura ha imposto dei vincoli alla circolazione nella zona, in vista il completamento delle procedure di occupazione dei terreni da parte di Telt.

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