Personale

Uffici Pa e Green Pass, controlli quotidiani minimi sul 30% dei dipendenti

Responsabilità al dirigente apicale o a un delegato individuato con atto scritto

di Gianni Trovati

La via maestra per controllare il Green Pass dei dipendenti pubblici è la verifica generalizzata all’ingresso. Ma soprattutto all’inizio, in attesa dell’adeguamento dei software per la verifica automatica, molte Pa potrebbero trovarsi costrette a optare per i controlli a campione: che dovranno riguardare ogni giorno almeno il 30% del personale presente.

A dieci giorni dal rientro generalizzato dei dipendenti pubblici nei loro uffici, messo in calendario per il 15 ottobre dalla triade rappresentata da nuovo Dl sul Green Pass, decreto di Palazzo Chigi sul lavoro in presenza «ordinario» e provvedimento attuativo della Funzione pubblica, prendono forma le Linee Guida sui controlli che Palazzo Vidoni ha costruito insieme al ministero della Salute. Mentre oggi è atteso sul Dm il pronunciamento della Conferenza Unificata, oltre a quello del Cts a cui la Flp, ha fatto sapere ieri il segretario Marco Carlomagno, ha chiesto «sostanziali modifiche» a partire dall’obbligo di applicare i protocolli di sicurezza.

Il testo, anticipato ieri su Nt+ Enti locali & edilizia (www.ntediliziaentilocali.ilsole24ore.com), fissa una griglia rigida per le verifiche. Ma mette in fila anche gli strumenti che le Pa potranno utilizzare.

Prima di tutto, ricordano le Linee guida, l’obbligo di Green Pass per entrare negli uffici pubblici è generalizzato, e oltre ai dipendenti delle Pa riguarda anche chi entra saltuariamente per lavoro nelle sedi delle Pa; non solo sindaci, assessori, consiglieri e autorità politiche in genere, come specificato del resto dal decreto legge, ma anche i dipendenti delle imprese di pulizia, ristorazione e manutenzione, consulenti, collaboratori, docenti e utenti dei corsi di formazione. Più semplice elencare le categorie escluse: gli utenti dei servizi e il personale esonerato per ragioni di salute dalla vaccinazione, che avrà un Qrcode per certificare questa condizione.

La responsabilità dei controlli spetta al dirigente apicale di ogni ufficio, per esempio il segretario generale o quello comunale/provinciale negli enti locali. Il vertice amministrativo potrà delegare altri, meglio se dirigenti, con un atto scritto.

Le verifiche sulla validità del Green Pass potranno essere effettuate sul portale NoiPa, o sulla piattaforma nazionale del Green Pass (www.dgc.gov.it). Come paracadute in caso di problemi sui due portali, sugli store è disponibile l’applicazione «VerificaC19».

Per chi non ha un Green Pass valido l’assenza ingiustificata vale anche nei calcoli previdenziali e in quelli per gli scatti economici. E l’ostacolo non potrà essere aggirato con il lavoro agile, perché la concessione dello Smart Working ai dipendenti senza certificato sarà considerata un atto elusivo dell’obbligo.

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