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Uggetti, assoluzione finale per l’ex sindaco Pd di Lodi

Tra gli imputati a Milano nel processo d’appello bis per una turbativa d’asta relativa alla gara di gestione delle piscine scoperte

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di Andrea Marini

L’ex sindaco del Pd di Lodi Simone Uggetti, tra gli imputati a Milano nel processo d’appello bis per una turbativa d’asta relativa alla gara di gestione delle piscine scoperte, è stato assolto in quanto non punibile per la particolare tenuità del fatto. Lo ha stabilito la terza sezione della Corte d’Appello di Milano nel processo di secondo grado “bis”, dopo che la Cassazione a fine marzo 2022 aveva annullato con rinvio una prima assoluzione con la formula «perché il fatto non sussiste», decisa da un’altra sezione della Corte milanese. Oltre a Uggetti sono stati assolti anche l’avvocato Cristiano Marini e il dirigente comunale Giuseppe Demuro. «Dopo 7 anni di sofferenza - è stato il commento di Uggetti - è emersa la verità: abbiamo agito nell’interesse pubblico». Il pg Massimo Gaballo ha spiegato che non impugnerà in quanto «non è una questione di legittimità. Inoltre, il fatto è stato accertato ma è stato ritenuto tenue». Si è chiusa così, in modo definitivo, una vicenda giudiziaria che per l’ex primo cittadino di Lodi era iniziata nel 2016. Il caso all’epoca dell’arresto aveva suscitato molte polemiche politiche e, poi, con l’assoluzione del maggio 2021, dopo una condanna in primo grado, aveva aperto pure un dibattito all’interno dei Cinque Stelle. Dopo quel verdetto di due anni fa, Luigi Di Maio in una lettera aveva presentato pubbliche scuse all’ex sindaco per aver alimentato la gogna mediatica nei giorni successivi al suo arresto.

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