Appalti

Ultimo Cipe per Gentiloni: approvate tre opere Anas per 493 milioni e ok finale al riparto Fsc

di Alessandro Arona

Ultima seduta della legislatura per il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), riunitosi ieri pomeriggio a Palazzo Chigi.

ESITO UFFICIALE CIPE

Approvati tre progetti infrastrutturali per 493 milioni di euro, tutte strade Anas (un lotto della Gallaratese, 118 milioni; primo stralcio del raccordo Salerno-Avellino, 232,3 mln; lotto 4 per Accessibilità Valtellina, 143,3 mln). Assegnati e ripartiti alle Regioni del Sud i 100 milioni per la radioterapia oncologica (decreto Lorenzin del 6 dicembre scorso). Confermate con una delibera definitiva le assegnazioni di fondi Fsc 2014-2020 decise nella seduta del 28 febbraio (4.149 milioni di euro). Ok infine alla variante di cantiere per la Torino-Lione (spostamento del cantiere principale da Susa a Chiomonte, per motivi di sicurezza e ordine pubblico), e alle terza Linee guida antimafia per la ricostruzione post-terremoto 2016 in Centro Italia.

OPERE
Ecco le tre infrastrutture approvate: 1) Ss 341 Gallaratese, lavori di costruzione del collegamento stradale tra Samarate e il confine con la provincia di Novara - tratto compreso tra la A8 (bretella di Gallarate) e la Ss 527 nel comune di Vanzeghello, approvazione progetto definitivo del 1° stralcio funzionale dal km 6,5 al km 8,844, 118 milioni di euro; 2) trasformazione ad autostrada del Raccordo Salerno-Avellino, approvazione progetto preliminare del primo stralcio da 232,3 milioni, da Mercato S. Severino allo svincolo di Fratte; 3) Ss 38 Accessibilità Valtellina Lotto 4, Nodo di Tirano, tratta A (svincolo di Bianzone- svincolo La Ganda) e B (svincolo La Ganda-Campone in Tirano), da 143,3 milioni.

SANITA' E ANTIMAFIA
Il Cipe ha poi approvato la ripartizione alle Regioni del Mezzogiorno dei 100 milioni del decreto Lorenzin del 6 dicembre, risorse per la riqualificazione e l'ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica (articolo 5-bis del decreto legge 243/2016). E le «Terze Linee guida Antimafia» di cui all'articolo 30 comma 3 Dl 189/2016, ricostruzione post-sisma in Centro Italia.

FONDI FSC, DELIBERA FINALE SUI 4,1 MILIARDI
Il Cipe ha infine preso atto (di fatto un'approvazione definitiva, necessaria) della ripartizione degli ultimi fondi Fsc 2014-2020, per 2.915 milioni di euro, decisi dal Cipe il 28 febbraio.
Questa la ripartizione dei fondi Fsc ufficializzata oggi: 740 milioni di euro al piano operativo Cultura e Turismo, 782 milioni al piano Ambiente, 880 milioni al P.O. Imprese e competitività e 200 milioni per il fondo finalizzato a fronteggiare le delocalizzazioni industriali, e il nuovi piano operativo "Salute" (200 milioni). Assegnati poi 138 milioni a tre "Poli tecnologici": Polo tecnologico dell'Università di Genova in località Erzelli, Polo tecnologico di Bolzano, Polo salute Piemonte.

Non serviva invece la ratifica per gli altri Piani operativi Fsc 2014-2020 approvati nella seduta del 28 febbraio: P.O. Infrastrutture da 935 milioni (Addendum) e il nuovo piano "Sport e Periferie" da 250 milioni.

COMMERCIO CON L'ESTERO
Il Comitato ha deliberato l'estensione della garanzia aggiuntiva dello Stato a operazioni SACE di copertura assicurativa delle esportazioni al settore "difesa", ritenendolo strategico per l'economia italiana, fissando i limiti di esposizione al rischio dello Stato all'interno dei quali potranno essere successivamente approvate singole operazioni. Il CIPE ha, inoltre, fissato limiti di esposizione per specifiche operazioni con controparte sovrana in Argentina, Egitto e Kenya. I contratti nel settore che si prevede usufruiranno della garanzia avranno le seguenti ricadute: maggior valore della produzione di circa 83 miliardi, PIL in aumento di circa 29 miliardi, maggiore occupazione per 396.500 unità lavorative annue.

TORINO-LIONE

Via libera del Cipe (probabilmente l'ultima seduta del governo Gentiloni, oggi pomeriggio) al progetto di «variante di cantierizzazione» per la parte italiana della sezione transfrontaliera della Torino-Lione. «La variante al progetto definitivo - spiega un comunicato di Telt, la società italo-francese che ha il compito di realizzare il progetto ferroviario, parte internazionale - risponde alla prescrizione 235 del 2015 con cui lo stesso Comitato chiedeva di studiare una localizzazione alternativa dei cantieri del tunnel di base del Moncenisio sul versante italiano per motivi di sicurezza». Con questa delibera del Cipe si concludono tutti gli atti approvativi della Torino-Lione in Italia e in Francia.
Il nuovo progetto prevede lo spostamento dell'area principale dei lavori da Susa a Chiomonte, dove sarà ampliato il cantiere per la costruzione del cunicolo esplorativo della Maddalena il cui scavo è terminato a febbraio 2017. Le modifiche al progetto definitivo prevedono l'eliminazione di ogni lavorazione in Val Clarea e di 6 km di cavidotto, la riduzione della durata dei successivi cantieri nella Piana di Susa e la realizzazione della fabbrica dei conci a Salbertrand, dove oltre il 60% del materiale estratto nei lavori sarà trasformato in rivestimenti di calcestruzzo per il tunnel di base e in materiali per i rilevati ferroviari.
Si entra così a pieno titolo nella fase realizzativa dell'opera anche in Italia.
La prescrizione n. 235 della Delibera CIPE del febbraio 2015 prevedeva per la sezione transfrontaliera della Torino-Lione anche lo studio di una "localizzazione alternativa dei cantieri in funzione delle esigenze di sicurezza delle persone e nel rispetto delle esigenze operative dei lavori".
Per questo motivo TELT – Tunnel Euralpin Lyon-Turin, promotore della sezione transfrontaliera del nuovo collegamento, ha affidato lo Studio di sicurezza al Consorzio Nazionale Interuniversitario per i Trasporti e la Logistica (NITEL), costituito da 21 atenei italiani con oltre 500 ricercatori. Sono state analizzate varie opzioni, prendendo in considerazione 40 parametri che ne hanno misurato il grado di ‘sensibilità' (attrattività ed esposizione) e di ‘impatto'.
Analizzati tutti gli scenari possibili è stato scelto di allestire l'area dei lavori principali a Chiomonte, dove sarà ampliato il cantiere già attivo per il cunicolo esplorativo della Maddalena.
Nessuna modifica è prevista per il tracciato della tratta transfrontaliera della Torino-Lione, lunga 65 km tra Susa/Bussoleno in Piemonte e Saint-Jean-de-Maurienne in Savoia, il cui elemento principale è il nuovo tunnel di base del Moncenisio, a doppia canna, di 57,5 km.
La nuova configurazione è stata ritenuta la più adatta a garantire la sicurezza, mantenendo un consumo di suolo minimo e limitando i disagi per i residenti. Il Prefetto di Torino ha valutato positivamente lo studio e le conclusioni raggiunte dal tavolo tecnico composto da rappresentanti di Questura, Carabinieri, TELT e NITEL, allo scopo di indirizzare, accompagnare e validare lo studio.

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