Fisco e contabilità

Vecchie multe, al Viminale rendiconto entro giugno

Scade il 30 il termine per l'invio dei dati sull'uso degli incassi 2014 e 2015

di Anna Guiducci

Scade il prossimo 30 giugno l’obbligo di invio, tramite posta elettronica, dei dati contabili relativi all’utilizzo dei proventi derivanti dal Codice della strada incassati dai Comuni negli anni 2014 e 2015.

Con la circolare del ministero dell’Interno n. 14/2020 sono state fornite le modalità operative per la trasmissione annuale della relazione che ciascun ente interessato è tenuto a inviare al Viminale, a partire dal rendiconto 2019, e per l'invio dei dati riguardanti le annualità pregresse, dal 2012 al 2018.

Nella relazione devono essere rappresentati i proventi delle sanzioni amministrative per violazioni delle norme del Codice della strada, come risultanti dalla contabilità dell’ente dell’anno precedente. Per proventi si intendono le somme incassate nell’anno a cui si riferisce la relazione, anche se non coincidenti con quelle accertate nello stesso periodo o in anni precedenti, al netto delle spese sostenute. I dati contabili si intendono acquisiti dal rendiconto approvato oppure da verbale di chiusura. Sono poi da trasmettere i dati sulle destinazioni dei proventi derivanti dall’accertamento delle violazioni ex articolo 208 e dei limiti massimi di velocità (articolo 142, comma 12-bis) indicando la tipologia di intervento e l’insieme delle risorse finanziarie destinate alla realizzazione.

La relazione deve rappresentare poi gli interventi finanziati con i proventi in questione, realizzati o in corso di realizzazione. Il costo complessivo e la percentuale di realizzazione dell’intero intervento, precisano le istruzioni, sono da ricavare dalla spesa già sostenuta o da altri parametri indicativi dello stato di avanzamento. Le finalità di spesa devono essere individuate con deliberazione di giunta, da adottare annualmente prima dell’inizio dell'esercizio. Almeno il 25% della quota vincolata deve assicurare il finanziamento di interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione della segnaletica stradale e un ulteriore 25% va destinato al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi e attrezzature. I proventi derivanti da violazioni al codice della strada possono poi finanziare altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, fra cui le assunzioni stagionali o forme di lavoro flessibile, nonché i progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e stradale e dei servizi notturni.

Il bilancio dell'ente locale deve dare anche rappresentazione delle somme spettanti ai soggetti proprietari di strade dove vengono accertate violazioni per superamento dei limiti di velocità. L'articolo 142, comma 12-bis, del Codice della strada, stabilisce infatti che le entrate derivanti da queste violazioni siano suddivise al 50% tra ente proprietario ed ente accertatore al netto degli oneri relativi alla riscossione e recupero coattivo. Entrambi gli enti sono obbligati a destinare i suddetti proventi alla realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle strade (compresa la segnaletica e le barriere) e dei relativi impianti, nonche' al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, comprese le spese relative al personale.
La trasmissione de i dati riguardanti le annualità 2016 e 2017 dovrà essere effettuata entro il 31 dicembre 2021, mentre il 2018 sarà inviato entro il 31 marzo 2022.

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