Via libera ad Aspi per il passante di Bologna, lavori in house anche a Pavimental
Intervento da 1,5 miliardi di euro. Espropri a partire dall'estate 2022
La Conferenza dei Servizi indetta dal ministero delle Infrastrutture che si è chiusa oggi con la partecipazione della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e dei comuni del territorio interessati dall'opera, «ha sugellato il progetto del Passante di Bologna sotto tutti gli aspetti tecnici e progettuali condivisi e introdotti all'insegna della sostenibilità». Lo ha comunicato ieri Autostrade per l'Italia, spiegando che l'approvazione «segna un passo fondamentale per la realizzazione di un'infrastruttura centrale per il potenziamento e il miglioramento della fluidità del nodo tangenziale e autostradale di Bologna».
Si entra ora nella piena operatività che prevede la definizione del progetto esecutivo, l'avvio delle attività propedeutiche nell'estate del 2022 (gli espropri necessari, la definizione delle interferenze per i sottoservizi). Secondo le previsioni concordate nella seduta odierna della Conferenza dei Servizi l'avvio dei i cantieri principali potrà avvenire all'inizio del 2023. «Per assicurare il rispetto dei tempi - spiega la nota - il concessionario Autostrade per l'Italia potrà affidare alcune attività alla controllata Pavimental». Ma su questa opera Autostrade investirà anche varie altre risorse proprie. Nella realizzazione dell'infrastruttura, ha detto infatti l'ad di Aspi, Roberto Tomasi, saranno coinvolte anche altre società del gruppo, come Tecne (progettazione), Movyon (impianti tecnologici), Free To X (impianti di ricarica elettrica veicoli) ed Elgea (produzione di energia green). «Si tratta di un modello - ha detto Tomasi - che auspichiamo possa essere replicato a livello di sistema e a beneficio del Paese, per la realizzazione efficiente delle opere necessarie a una mobilità sempre più sostenibile».
L'impatto sul territorio sarà notevole. Altrettanto notevoli le misure per recuperare spazi verdi. Il progetto prevede infatti ben 160 ettari di nuove aree verdi e la piantumazione di circa 35mila alberi, oltre alla realizzazione di piste ciclabili e interventi di contenimento acustico con 20 chilometri di barriere fonoassorbenti. Più in dettaglio, l'opera prevede il potenziamento in sede dell'attuale autostrada A14/Tangenziale, con un allargamento di circa 8 metri per lato e una estensione di circa 13 km, in larga parte nel Comune di Bologna e per una parte minore nel Comune di San Lazzaro di Savena, per un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro da parte di Aspi. L'opera è stata suddivisa in quattro maxi-lotti. a realizzazione prevede quattro lotti, per una durata di circa 55 mesi, con priorità ai primi due lotti caratterizzati dalla realizzazione delle aree a verde.
«Il passante di Bologna, che sarà realizzato con tecniche innovative e sostenibili - ha spiegato il ministro Giovannini - consentirà di decongestionare un'arteria fondamentale per lo sviluppo di tutto il Paese, oltre che per l'area urbana attraversata. Il progetto approvato è stato sviluppato nell'ottica della transizione ecologica prevedendo anche la realizzazione di interventi di mitigazione ambientale». «Con il via libera della Conferenza dei servizi possiamo ora dire con certezza che il Passante di Bologna si farà grazie a un progetto che insieme abbiamo reso eco-compatibile». «Nelle prossime settimane - ha aggiunto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore - sottoscriveremo una convenzione con Autostrade e ministero della Transizione ecologica anche per la parte che riguarda il fotovoltaico e la creazione di una infrastruttura energetica unica in Italia».
Prima dell'avvio dei lavori sarà sottoscritto un accordo integrativo tra Aspi e i comuni interessati dedicato all'impatto ambientale che prevede 15 chilometri di nuove piste ciclabili, oltre 130 ettari di aree verdi e boschive intorno al Passante, uso di vernici fotocatalitiche per ridurre le emissioni, installazione di impianti fotovoltaici e, in una fase successiva, ulteriori opere di mitigazione, come i sistemi di filtraggio dei particolati nelle nuove gallerie. Per vigilare sugli obiettivi di sostenibilità dell'opera sarà costituito un Osservatorio di monitoraggio ambientale (con Dm del ministero della Transizione ecologica) composto da esperti indicati da Mite, Regione, Comune di Bologna, Arpae e dai comitati dei residenti interessati. Sarà inoltre istituito un comitato scientifico «di alto livello che presidierà l'attuazione dell'opera e la sua progettualità altamente innovativa».