Via libera del Parlamento Ue al nuovo Patto di stabilità
Fissati livelli minimi di risanamento per i Paesi con deficit eccessivo, cercando di tutelare gli investimenti. Escluso dalla spesa il cofinanziamento dei programmi Ue
I deputati europei hanno approvato ieri l’annosa riforma del Patto di Stabilità e di Crescita, dopo due anni di acceso negoziato tra i Paesi membri e poi tra il Parlamento e il Consiglio. Il testo introduce nuovi margini di flessibilità rispetto all’impianto precedente. Il tentativo è di associare al risanamento dei conti pubblici nuove riforme e nuovi investimenti. C’è da chiedersi tuttavia se la riforma risponderà alle ingenti necessità di investimento dell’Unione europea.
Nelle votazioni di ieri...
L’attività del revisore dei conti rispetto al programma triennale dei lavori pubblici previsto nel Dup
di Andrea Ziruolo e Marco Berardi - Rubrica a cura di Ancrel