Amministratori

Viminale, atti intimidatori verso amministratori locali in aumento del 15%

Se ne è parlato ieri alla riunione dell'Osservatorio nazionale presieduto dal ministro Lamorgese

di Daniela Casciola

I dati raccolti dal Viminale sull'andamento del fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali hanno fatto registrare nel primo semestre di quest'anno un incremento del 15,3% . Se ne è parlato ieri alla riunione dell'Osservatorio nazionale presieduto dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.

Nel dettaglio, secondo i dati basati sulle denunce relativi al I semestre 2021, sono stati 369 gli episodi di intimidazione rispetto ai 320 del corrispondente periodo 2020. In particolare, gli stessi si sono concentrati in Lombardia (da 37 a 52 casi) e in Campania (da 34 a 41), ai primi posti a livello regionale; per le province i territori più interessati dal fenomeno risultano essere quelli di Milano (da 11 a 23 casi) seguita da Torino (da 13 a 21) e Napoli (da 13 a 20).

Sindaci, assessori e consiglieri comunali risultano essere, nello stesso periodo considerato, i principali bersagli: 189 casi relativi a sindaci anche metropolitani (51,4% sul totale), 73 casi relativi a componenti della giunta comunale (19,7%); 65 casi relativi a consiglieri comunali anche metropolitani (17,6%).

Per quanto riguarda la matrice degli episodi, sul totale di quelli avvenuti nel I semestre dell'anno in corso se ne segnalano 46 per tensioni sociali (12,4%), 45 per tensione politica (12,2%), 27 di criminalità comune (7,3%) e 1 di criminalità organizzata, con un lieve discostamento rispetto ai dati dello stesso periodo 2020.

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