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Oggi sindaci e dirigenti possono solo scegliere da chi farsi denunciare

Tutti i contrasti giurisprudenziali tra Consiglio di Stato, Tar e Corte di cassazione

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di Gianni Trovati

I Comuni possono applicare le proroghe automatiche delle concessioni balneari previste dalla legge italiana, spiega il Consiglio di Stato nella sentenza 7258/2019. Nemmeno per sogno, quelle proroghe sono illegittime, ribatte il Consiglio di Stato nella sentenza 7874/2019.

Illegittime? Scherziamo? «È del tutto illogico ritenere che il potere di disapplicazione della legge nazionale (...)si ritenesse (sic) attribuito in via automatica e addirittura vincolata al dirigente comunale», ricostruisce il Tar Lecce nella sentenza 1321/2020. Quelle proroghe «vanno disapplicate» taglia corto il Tar Salerno nella sentenza 265/2021. Sulla stessa linea la Cassazione penale.

Nella rassegna che l’Anci ha inviato al ministro dell’Economia Franco per chiedere aiuto, oggetto del contendere è la sfida italiana alla direttiva Bolkestein, che imporrebbe di mettere a gara le concessioni balneari. Il risultato è che sindaci e dirigenti comunali, in questo caos, possono solo scegliere da chi farsi denunciare: dal concessionario, se disapplicano, o dagli aspiranti tali, se applicano.

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