Amministratori

Recovery fund, sindaci sono pronti a fare la loro parte

Nel programma, mobilità, efficienza energetica, economia circolare, digitalizzazione e contraso alla povertà

di Daniela Casciola

I sindaci sono pronti a fare la loro parte sul recovery fund. E chiedono 5 miliardi di euro da investire in mobilità, efficienza energetica, economia circolare, attraverso il lancio di un brand Italia e una politica di sgravi fiscali per i territori che vivono di turismo. Tra le richieste avanzate oggi, alla prima riunione del Ciae, comitato interministeriale affari europei, sul recovery fund, la trasformazione digitale, con l'accelerazione del completamento della banda larga purtroppo in ritardo. E poi il contrasto alla povertà, tramite interventi sulle periferie, operazioni di ricucitura materiale e sociale del tessuto urbano. Ancora, la sostenibilità, attraverso un green act che si concretizza in 100 milioni di alberi da piantare in cinque anni,

« Comuni possono essere alleati fondamentali del governo nella gigantesca opera di rilancio che le risorse straordinarie del recovery fund consentono. Un'opera gigantesca per la quale possiamo e vogliamo fare la nostra parte», ha detto il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, ricordando quanto sia stato fatto negli ultimi mesi per far fronte all'emergenza da Covid-19.

Su tutto però la richiesta principale è quella di un'accelerazione dell'iter burocratico per l'erogazione dei finanziamenti perchè non si perda tempo in una serie di passaggi tra decreti ministeriali e programmazione delle Regioni, come già in passato avvenuto.

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