Progettazione

A Udine F&M Ingegneria firma la riconversione del complesso industriale ex Dormisch

Completata la riconversione dell’ex birrificio dell’Ottocento dove ora ci sono scuole, servizi e negozi. Progetto firmato da Marco Zito e Artico Fracassi

di El. & E.

A Nord-Ovest del centro storico di Udine è stato completato il progetto di riconversione - realizzando superfici per circa 8mila mq con un costo di oltre 20 milioni di euro - di un’area simbolica della storia industriale della città: l’ex Dormisch, che da polo produttivo è diventato un polo scolastico arricchito da una piazza con strutture ricettive e commerciali. La società committente della valorizzazione immobiliare - Sabolarie Heaven & Hospitability Spa - ha affidato a F&M ingegneria l’incarico di immaginare la riconversione dall’inizio alla fine. Più precisamente, F&M Ingegneria, nell’arco di circa due anno, ha realizzato la progettazione preliminare, quella definitiva ed esecutiva architettonica, quella strutturale ed impiantistica, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione e, infine, la direzione lavori. Il progetto è firmato da Marco Zito e Artico Fracassi.

La storia del complesso industriale inizia a fine Ottocento quando, Francesco Dormisch, proprietario dell’omonimo marchio, apre i battenti della birreria omonima, costruendo il primo blocco nelle immediate vicinanze di Porta Villalta. Ubicazione strategicamente scelta grazie alla presenza del canale Ledra capace di generare abbondante energia per la produzione. Il sistema del costruito segue negli anni la crescita economica e la conseguente esigenza di espansione della produzione. Il progetto di recupero ha voluto restituire al complesso il ruolo di cerniera tra il centro storico, il quartiere di Città Studi e le principali direttrici urbane. La presenza di beni vincolati, come la Villa Dormisch, la ciminiera e l’ingresso monumentale, ha condizionato ma anche orientato le scelte progettuali verso una valorizzazione delle preesistenze, reinterpretando il linguaggio industriale originario attraverso materiali, tecniche costruttive e tecnologie contemporanee.

Rinasce l’ex Dormisch: scuole, servizi e negozi nell’ex opificio

Progetto di F&M ingegneria - Credit: Marco Cappelletto

L’intervento dialoga con la memoria del luogo non solo attraverso le scelte materiche, ma anche grazie al ripristino dei coni ottici e dei collegamenti visivi verso la Villa Dormisch e Porta Villalta. L’impianto planimetrico, pur reinterpretato secondo criteri di sicurezza e funzionalità contemporanei, conserva la scansione modulare delle campate produttive che caratterizzavano l’antico stabilimento e vuole tenere il ricordo della caratteristica forma a “prua di nave” dell’edificio ideato dall’architetto Emilio Mattioni. Come si diceva, il nuovo complesso accoglie funzioni scolastiche, pubbliche e commerciali, ed è stato realizzato con una struttura mista portante in calcestruzzo armato e acciaio, sovrastata da una copertura composta da capriate in legno lamellare e pannelli in x-lam e interrati realizzati al di sotto del livello acqueo del canale Ledra.

Rinasce l’ex Dormisch: scuole, servizi e negozi nell’ex opificio

Progetto di F&M ingegneria

L’edificio preesistente esistente, pesantemente degradato e ulteriormente danneggiato da un incendio, è stato demolito, lasciando il posto alla nuova costruzione. Il lavoro è stato realizzato in fasi - alternando demolizione e costruzione - partendo dalle parti interrate (con la realizzazione dei nuovi parcheggi) per poi realizzare la parte a nord (il polo scolastico e la nuova sede della ITS Academy di Udine) e infine la nuova piazza coperta fruibile dalla comunità. L’elemento visivo più evidente è costituito dalle gelosie in laterizio, supportate da un telaio in acciaio, che richiamano la storica texture del cotto industriale ed è stata studiata per garantire la protezione solare naturale degli ambienti interni nelle diverse stagioni. Le componenti climatiche sono state oggetto di analisi specifiche per garantire un comfort interno molto elevato, riducendo inoltre, gli sprechi energetici. Il fabbisogno energetico principale sarà garantito da fonti rinnovabili quali fotovoltaico e una turbina idroelettrica installata nell’adiacente canale Ledra.

Il progetto ha affrontato inoltre con rigore i temi dell’accessibilità e dell’inclusione: tutti gli ambienti – dalle aule scolastiche agli spazi pubblici, fino ai due piani interrati per gran parte destinati ad autorimessa – sono pienamente accessibili ai portatori di handicap, con percorsi privi di barriere, ascensori e servizi dedicati. Anche gli spazi esterni, progettati come una piazza urbana aperta in continuità su via Bassi, favoriscono la fruizione collettiva e la connessione con il tessuto cittadino.

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