Ddl Professioni, Consiglio nazionale architetti: bene il processo di modernizzazione
Il presidente Massimo Crusi: finalmente i riflettori sono puntati sull’importante ruolo dei liberi professionisti
«Un processo di modernizzazione, quello tracciato dal Ddl che, a 13 anni dalla Riforma, torna finalmente a puntare i riflettori sull’importanza del ruolo economico, sociale e culturale di un settore che è fondamentale per il nostro Paese». Così Massimo Crusi, Presidente del Consiglio Nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) sul via libera del Consiglio dei Ministri alla nuova Riforma generale delle Professioni. «Per quanto riguarda gli Architetti Ppc - continua Crusi - si tratta di un intervento necessario in quanto l’evoluzione della nostra professione risiede nella capacità di assorbire e di interiorizzare le nuove esigenze del mondo esterno con le nostre competenze culturali e tecniche. È quindi fondamentale che siano stabilite regole moderne che riguardano i temi, solo per citarne alcuni, dell’ampliamento dell’equo compenso, della formazione e dell’intelligenza artificiale, dell’esame di stato, del welfare». «L’auspicio – conclude - è che nel corso dell’iter parlamentare vengano recepite le proposte che gli Architetti Ppc, così come le altre Professioni, non faranno certamente mancare. Ci auguriamo, di conseguenza, di essere quanto prima auditi per affrontare gli aspetti che sarà importante sottolineare».