Fisco e contabilità

La classificazione in bilancio dei fondi per il digitale e delle spese correlate

Ci si chiede se i fondi debbano essere allocati in parte corrente ovvero in parte investimenti

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di Alessandro Festa ed Elena Masini

Uno dei dubbi principali che gli enti beneficiari delle risorse devono sciogliere riguarda la classificazione in bilancio dell'entrata e della correlata spesa. I fondi infatti devono essere allocati in parte corrente ovvero in parte investimenti? Arconet, con la FAQ n. 49 del 16 marzo 2022, ha avuto modo di chiarire che le risorse connesse all'acquisizione di servizi in cloud devono essere considerati spesa corrente da imputare alla voce 1.03.02.19.000 "Servizi informatici e di telecomunicazioni" del piano dei conti finanziario. Per i restanti bandi, l'imputazione contabile della spesa tra parte corrente e parte investimenti dipende dalla tipologia di intervento che viene realizzato. Riteniamo che possano essere classificati:

in parte corrente

• i canoni annuali per licenze d'uso;

• i canoni annuali di manutenzione;

• i canoni annuali per assistenza;

• gli spazi cloud;

• le spese per addestramento e formazione del personale;

• altre spese correnti, anche se non ricorrenti;

in parte capitale

• acquisto software;

• realizzazione siti web;

• realizzazione di app o piattaforme digitali;

• spese per realizzazione infrastruttura Ict (web services);

• spese per digitalizzazione archivi;

• spese per migrazione e conversione dati;

• altre spese che incrementano il patrimonio.

Si veda in dettaglio la tabella allegata. Tutte queste spese devono essere attribuite alla missione 1, programma 8 (Statistica e sistemi informativi).

Per quanto riguarda l'entrata, riteniamo che a prescindere dall'imputazione contabile della spesa, i trasferimenti possano essere imputati integralmente alla parte corrente del bilancio e quindi classificati come Trasferimenti correnti. La quota parte che sarà destinata al finanziamento di spese in conto capitale sarà gestita come deroga all'equilibrio economico finanziario, valorizzando la voce L (Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili).

Questa soluzione ha il vantaggio di rendere disponibili eventuali economie che si dovessero rendere disponibili alla fine del progetto (derivanti ad esempio da ribassi d'asta o da modifiche apportate in corso di realizzazione) ovvero somme non utilizzate che dovessero confluire in avanzo anche per spese correnti.

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