Dalla riforma Anas al fondo per i concorsi di progettazione: ok al Dl Infrastrutture
Via libera con la fiducia al decreto «omnibus» che interviene anche sulle strade di Roma e concede più tempo per gli investimenti dei Comuni
L'Aula del Senato ha approvato con 190 voti a favore, 34 no e nessun astenuto la fiducia chiesta dal Governo sul Dl Infrastrutture, nello stesso testo arrivato dalla Camera. Il sì alla fiducia rappresenta il disco verde definitivo al provvedimento (Dl 121/20121) che nel passaggio parlamentare è diventato una sorta di decreto «omnibus» in materia di opere pubbliche e trasporti, con novità che vanno dalla «newco» per gestire le autostrade a pedaggio dell'Anas, al fondo da 161,5 milioni per finanziare concorsi di idee e di progettazione. Lo scopo, in questo caso, è aiutare gli enti locali del Sud a progettare le opere previste dai fondi europei e dal Pnrr evitando così di trovarsi di nuovo di fronte al rischio di perdere le risorse per mancanza di programmazione.
In mezzo anche l'intervento dell'Anas per aiutare il Comune di Roma a rimettere a posto una rete stradale disastrata, la copertura del «vuoto normativo» che impediva ai tecnici della Pa di distribuire gli incentivi del 2% per le attività tecniche svolte nel periodo di "buco" tra l'entrata in vigore del nuovo codice appalti e i regolamenti delle singole amministrazioni, lo slittamento dei termini per concedere più tempo ai Comuni alle prese con il piano di piccole opere per l'efficientamento energetico e lo sviluppo del territorio.
Nel testo c'è lo spazio anche per diverse novità in tema di concessioni autostradali (a partire dall'ok al project financing per risolvere il nodo dell'Autobrennero) , fino all'accelerazione delle procedure di valutazione di impatto ambientale per un elenco di grandi opere, soprattutto ferroviarie, che include anche l'Av Salerno-Reggio Calabria, al riconoscimento dei rimborsi spese per i componenti della commissione nazionale per il dibattito pubblico sulle grandi opere e a misure di semplificazione per le dighe e un piano idrico.
«L'approvazione di questo decreto - ha commentato il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini - è un passo cruciale per accelerare le riforme previste dal Pnrr e per favorire lo sviluppo di tutte le modalità di trasporto, con una forte impronta verso la sostenibilità sociale e ambientale, e verso la riduzione delle disuguaglianze che ancora persistono in tutto il Paese».
Per rendere più semplice l'orientamento all'interno del testo abbiamo deciso di sintetizzare le novità del decreto all'interno di una tabella, con i contenuti riportati comma per comma, consultabile a questo link.
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