Fotovoltaico sull'acqua, parte il progetto NaturSea-Pv: quattro anni per realizzare un modulo innovativo in eco-calcestruzzo
Progetto europeo finanziato con 3,2 milioni guidato dal Centro spagnolo Tecnalia. L'Italia partecipa con la società di consulenza Warrant Hub (Tinexta Group)
Il 15 marzo scorso è stato comunicato ufficialmente l'avvio di NaturSea-PV, progetto finanziato con circa 3,2 milioni di euro dalla European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency, struttura operativa della Commissione Ue che gestisce i programmi sulla decarbonizzazione e sulla crescita sostenibile. Il progetto è partito il 1° novembre scorso e durerà quattro anni, coinvolge 11 partner europei di sei diversi paesi riuniti in un consorzio. L'obiettivo del progetto è realizzare un prototipo di struttura modulare per pannelli fotovoltaici galleggianti. La particolarità del progetto è che il modulo prende ispirazione dalla natura, e in particolare dalle piante acquatiche giganti caratterizzate dalle ampie foglie circolari tipiche dei bacini lacustri tropicali (si veda immagine).
La configurazione del pannello è definita "a giglio" con una struttura a travi radiali e tangenziali, che consentirà di sfruttare la flessibilità e la leggerezza dei nuovi eco-calcestruzzi per resistere ai carichi metoceanici. Le prestazioni dei materiali e dei componenti del nuovo sistema saranno testate non solo in laboratorio ma anche in condizioni realistiche, in mare aperto. Nell'ambito del progetto, infine, sarà sviluppato anche uno strumento computazionale per analisi predittive su aspetti di durabilità, che permetterà di ottimizzare le proprietà dei materiali e pianificare la manutenzione. Pertanto, l'obiettivo specifico del progetto è la messa a punto di «piattaforme in eco-calcestruzzo ad altissime prestazioni e a basse emissioni di carbonio (Uhpc), rivestite con nuovi ritrovati antivegetativi e anticorrosivi a base biologica».
A coordinare il progetto, che coinvolge 11 partner di 6 diversi Paesi, è Tecnalia, il più grande centro spagnolo di ricerca applicata e sviluppo tecnologico. L'unica realtà italiana che fa parte del progetto è Warrant Hub (Tinexta Group), società di consulenza specializzata sui temi dell'innovazione, della trasformazione digitale e dello sviluppo sostenibile. In particolare la società italiana è responsabile della comunicazione, della divulgazione e dello sfruttamento dei risultati. «Il fotovoltaico galleggiante offshore è una delle applicazioni di frontiera per la produzione di energie rinnovabili», osserva Isella Vicini, European funding development director di Warrant Hub, aggiungendo che «la possibilità di dare impulso alla diffusione di impianti duraturi, affidabili ed ecocompatibili è strategica per gli obiettivi di transizione green perseguiti dall'Ue». Gli altri membri del consorzio sono: dalla Spagna, la Universidad del País Vasco, il Consejo Superior de Investigaciones Científicas, Preffor e RDC; dall'Olanda, il Marin - Maritime Research Institute; dalla Francia, la Université de Bordeaux; dall'Irlanda, la University College Cork e il MaREI - Research Centre for Energy, Climate and Marine; infine, dalla Germania, la Technische Universität Darmstadt.